
Il blitz dei Nas nella struttura nel 2018 (foto Migliorini)
Ha patteggiato una condanna a due anni. Che ha chiesto di poter scontare svolgendo lavori di pubblicità utilità nella comunità di San Patrignano. Maria Luisa Bulli, ex amministratrice della casa di riposo ‘La Collina’ di Mondaino, difesa dall’avvocato Sonia Raimondi, ha così definito la propria posizione processuale nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Raffaele De Florio. Nel corso della stessa udienza altri tre indagati sono stati rinviati a giudizio, un quarto è stato assolto su richiesta della Procura. Infine, altre due posizioni sono state stralciate. La vicenda riguarda il blitz compiuto, nel dicembre del 2018, dai Nas di Bologna nella struttura per anziani non autosufficienti della Valconca. I militari avevano ricostruito un quadro particolarmente grave. Pazienti che cadevano a terra, riportando fratture e lesioni, e che lì rimanevano lì, stesi sul pavimento, sporchi e mezzi nudi, anche per delle ore. Anziani sorpresi a vagare come zombie in paese quando avrebbero dovuto essere accuditi.
Altri sedati con dosi pesanti farmaci o pieni di piaghe da decubito a causa della non corretta movimentazione. Terapie salvavita non somministrate. Pasti insufficienti. Dipendenti costretti a turni massacranti. Una lunga sfilza di episodi documentati attraverso le denunce presentate dai familiari e finiti nel fascicolo aperto dalla Procura, che aveva chiesto il rinvio a giudizio per sette persone coinvolge nella gestione della struttura tra cui la ex direttrice, un infermiere e anche alcuni operatori socio-sanitari.
Una sessantina, stando alla ricostruzione, gli ospiti che nel corso sarebbero stati vittime di abusi e maltrattamenti, prima che i carabinieri mettessero fine a quell’inferno. Nell’ospizio i militari avevano trovato 36 ospiti tenuti in condizioni disastrose. Eccessiva sedazione, pasti inadeguati, somministrazione di farmaci scaduti, uno scenario da incubo. Impietose le intercettazioni. "Se suoni il campanello ti spezzo le gambe". I familiari degli anziani ospiti (assistiti dall’avvocato Stefano Caroli) si erano rivolti ai carabinieri. Che poco dopo avevano bussato alla porta della ‘Collina’.