Assolto il No vax. Non ha il green pass e minaccia la barista

Era entrato nel pubblico esercizio pretendendo di fare colazione iniziando a discutere con la dipendente: "Adesso ti denuncio".

Assolto il No vax. Non ha il green pass e minaccia la barista

Assolto il No vax. Non ha il green pass e minaccia la barista

"Anche se non ho il green pass, non potete impedirmi di fare colazione". Il parapiglia si era scatenato dentro il bar dell’area di servizio Montefeltro est, nel gennaio del 2022. Era il periodo in cui le restrizioni imposte dal governo per contenere la pandemia di Covid-19 consentivano l’accesso ai pubblici esercizi solamente alle persone in possesso del passaporto verde. Pur essendone sprovvisto, un 60enne brindisino - che quel giorno si trovava in viaggio per motivi di lavoro nel tratto riminese della A14 - si era comunque presentato nella stazione di servizio con il preciso desiderio di consumare la colazione. Era scoppiata una discussione furibonda, con toni accesi e polemiche a non finire, con la barista del locale, nel momento in cui quest’ultima aveva chiesto al viaggiatore pugliese di mostrarle il certificato verde. L’uomo aveva dato in escandescenza, rivendicando il proprio diritto a rimanere nel bar e bere il suo caffè in santa pace e parlando della "incostituzionalità" del green pass. La lite aveva assunto rapidamente dei toni molto pesanti e in soccorso della barista erano arrivati altri dipendenti che avevano cercato di ricondurre l’uomo a più miti consigli. Il 60enne, tuttavia, di arrendersene non ne voleva affatto sapere: "vi denuncio" aveva detto puntando l’indice contro di loro.

Un comportamento, il suo, che aveva spinto i lavoratori a chiamare la polizia. Quando la pattuglia era arrivata sul posto, tuttavia, il viaggiatore si era già allontanato. Ciò tuttavia non era bastato ad evitargli una denuncia. La barista, sentendosi minacciata dal suo atteggiamento, aveva infatti deciso di sporgere querela ipotizzando il reato di violenza privata. L’uomo è stato quindi rinviato a giudizio, ma nei giorni scorsi il giudice monocratico di Rimini lo ha assolto per la "particolare tenuità del fatto", così come già sostenuto anche dall’avvocato della difesa, Matteo Paruscio.

È stato tuttavia condannandolo tuttavia al risarcimento delle spese legali sostenute dalla barista costituitasi parte civile. La questione del risarcimento del danno sarà affrontata in sede civile. L’avvocato Paruscio, a ogni modo, non esclude un possibile ricorso in Appello per un’assoluzione completa del suo assistito.