Rimini, il tribunale 'spegne' l’autovelox. "Via Settembrini, multe illegittime"

Accolto il ricorso dell’avvocato Fabbri perché la strada "è priva dei requisiti per l’apparecchio". Il Comune condannato al risarcimento, ma si prepara a dare battaglia in Cassazione

L’autovelox in via Settembrini a Rimini

L’autovelox in via Settembrini a Rimini

Rimini, 5 gennaio 2022 - Le multe fatte dall’autovelox in via Settembrini sono illegittime, quando non vengono notificate immediatamente, sul posto, dagli agenti della polizia locale. Lo ha stabilito il tribunale di Rimini, accogliendo il ricorso presentato da Alessandro Fabbri, avvocato di Cattolica. Il multato era stato proprio lui, l’1 luglio. La sanzione gli era arrivata per posta a casa, un mese dopo. Ma Fabbri si è impuntato, deciso a non pagare "perché quell’autovelox fisso in quella strada, per le caratteristiche di via Settembrini, è irregolare".

L’avvocato ha dapprima presentato ricorso al giudice di pace, che l’aveva respinto dando ragione al Comune. Fabbri non si è arreso, ha fatto ricorso al tribunale di Rimini (assistito dal collega Mauro Gualtieri) e la giudice Elisa Dai Checchi l’ha accolto e ha condannato il Comune a risarcirlo della la sanzione e delle spese legali, per un totale di 1.232 euro. La sentenza è di luglio, ma la delibera con cui l’amministrazione ha previsto la spesa per il risarcimento è di pochi giorni fa.

Secondo Fabbri, "è una sentenza che fa tremare il Comune di Rimini, perché ora tanti potrebbero fare ricorso per vedersi annullare le multe". Il giudice ha infatti riconosciuto che, per le caratteristiche di via Settembrini, la strada non è "idonea" all’utilizzo di autovelox fissi. Pertanto, si legge nella sentenza, "deve considerarsi illegittimo il provvedimento della Prefettura di Rimini che aveva autorizzato quest’apparecchiatura in una strada urbana che non ha tutte le caratteristiche minime della strada urbana di scorrimento". Per questo motivo "la multa va annullata per omessa contestazione immediata dell’infrazione, rilevata mediante un dispositivo automatico in una zona priva dei requisiti minimi per l’installazione del dispositivo".

Che è proprio quello che sosteneva Fabbri nel suo ricorso: "In pratica – conclude l’avvocato – le multe fatte dall’autovelox in via Settembrini sono valide solo se elevate alla presenza di vigili sul posto, e notificate immediatamente a chi supera il limite di velocità". Che, in quel punto, è di 50 km orari. "Si apre un precedente importante – conclude Fabbri – Viene considerato illegittimo il decreto della Prefettura, e tanti potrebbero impugnare le multe prese in via Settembrini". Il Comune è di tutt’altro avviso, certo che le norme consentano l’uso dell’autovelox fisso in quella strada senza la presenza dei vigili. Per questo si è già deciso, dopo una consultazione tra il comando della polizia locale e i legali del Comune, di presentare ricorso in Cassazione. Ma nel frattempo Palazzo Garampi dovrà risarcire Fabbri.