REDAZIONE RIMINI

Battaglia sui rinforzi estivi. La rabbia di Sadegholvaad: "Meno divise per Rimini, il governo ci snobba"

Nella nostra provincia arriveranno 300 uomini per i mesi di luglio e agosto. Il sindaco non ci sta: "Rispetto all’anno scorso sono il 10 per cento in meno. Rimasti inascoltati i nostri appelli e la petizione per aumentare gli organici".

Battaglia sui rinforzi estivi. La rabbia di Sadegholvaad: "Meno divise per Rimini, il governo ci snobba"

Trecento divise in più per l’estate a Rimini sono poche. Troppo poche. E comunque, "sono meno di quelle in servizio lo scorso anno". Jamil Sadegholvaad torna così ad attaccare il governo e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sulla questione sicurezza, dopo il piano dei rinforzi estivi annunciato dalla Prefettura in seguito alle comunicazioni ricevute dal Viminale. Un piano che prevede, per la nostra provincia, l’invio di poco più di 300 uomini e delle forze dell’ordine, tra poliziotti, carabinieri, militari della guardia di finanza. I primi agenti (sono 8, della polizia stradale) prenderanno servizio lunedì. Ma i rinforzi veri cominceranno l’1 luglio, quando a Rimini arriveranno 286 uomini e donne di polizia, carabinieri, guardia di finanza.

"Ringraziamo la Prefettura – è la premessa del sindaco e presidente della Provincia – per l’impegno nei confronti del Viminale. Ma se questi dati corispondono alla realtà dei fatti, si tratta di 30 unità in meno rispetto all’anno scorso: una riduzione del 10 per cento". Forse per qualcuno "la sostanza cambia poco – prosegue Sadegholvaad – ma il segnale resta. Certamente ci saranno ragioni importanti del ministero dell’Interno per motivare questa scelta. Forse il G7 che parte oggi in Puglia?". Qualunque siano i motivi, "sul tema sicurezza siamo sempre lì, come accade da 30 anni a questa parte. La specificità del territorio riminese a Roma è presa in considerazione a singhiozzo...".

Sadegholvaad ricorda la raccolta firme lanciata nei giorni scorsi, per chiedere al governo organici adeguata di forze dell’ordine, e non solo durante la stagione estiva. "In pochi giorni la petizione, estesa a ogni comune della provincia, ha già raccolto più di 2mila firme. Il concetto è che riconoscere al nostro territorio quanto merita in termini di dotazioni di sicurezza sia un dovere da parte dello Stato. La nostra è una battaglia popolare e bipartisan, che proprio per questo sarebbe opportuno fosse condotta da tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione". Perché "sulla sicurezza gli interessi della collettività vengono prima di qualsiasi bandiera politica". Sadegholvaad ricorda anche l’appello firmato pochi giorni fa da tutti i 27 sindaci del Riminese "affinché i rinforzi arrivino in maniera tempestiva e siano, numericamente, adeguati". Poi la doccia fredda con l’annuncio della Prefettura "Martedì abbiamo appreso che sono circa 300 le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che verranno destinati alla nostra provincia, dall’1 luglio all’1 settembre, con la possibilità – per situazioni speciali – di richiedere risorse aggiuntive.

Sono meno di quelli in servizio nel Riminese l’anno scorso".

I numeri parlano, e per il primo cittadino di Rimini questo è un "chiaro segnale" della scarsa attenzione del governo per la nostra provincia. "Come sindaci e come cittadini, reiteriamo senza alcuna polemica la richiesta di dotare la provincia di Rimini di forze dell’ordine che siano numericamente adeguate per un territorio che accoglie ogni anno 16 milioni di turisti e (almeno) 20 milioni di escursionisti. Restiamo fiduciosi anche di una risposta sui rinforzi estivi", nonostante i tagli di organici "che ci hanno lasciato un po’ così...".

Manuel Spadazzi