Fermati i lavori della nuova piscina coperta accanto allo stadio del nuoto. Durante l’intervento di escavazione sono state trovate tracce di reperti archeologici, in particolare una stratificazione di terreno scuro come quello che solitamente contraddistingue antichissimi insediamenti protostorici. Per Riccione non sarebbe una novità. Tracce di un villaggio dell’età del bronzo anni fa erano già emerse durante i lavori del parcheggio interrato del centro commerciale Perla Verde e prima ancora, negli anni Ottanta, nella zona di Villaggio Papini. Sarebbero dunque esclusi reperti d’epoca romana, che si trovano invece sul lato monte della Flaminia e che caratterizzano l’intera area centrale di San Lorenzo. Pronunciarsi su quanto riserva l’area della nuova piscina è prematuro, nonostante il rinvenimento risalga a una decina di giorni fa, le abbondanti piogge dei giorni successivi hanno riempito d’acqua lo scavo, impedendo così agli archeologi della Sovrintendenza di fare le verifiche per capire cosa cela quel pezzo di terreno, ieri sul posto è stato fatto un sopralluogo che però non ha portato a nulla.
Si è scoperto infatti che la falda si è alzata per cui l’acqua non defluisce. Sarà pertanto necessario far prosciugare la buca con appositi strumenti. Le ruspe della Mini Costruzioni, che sta edificando la nuova piscina da 25 metri con l’uso di fonti rinnovabili, saranno costrette a rimare ferme per altri giorni. Lo scavo è sotto la lente d’ingrandimento del settore Lavori pubblici, che realizza l’opera da circa 5 milioni di euro, dei quali 4 giunti dai fondi del Pnrr. Particolare quest’ultimo che vincola i tempi, per cui i lavori di questa quinta piscina del centro sportivo dovrebbero essere ultimati entro la fine del 2025. "Teniamo monitorata la situazione, vediamo come si evolve per vedere cosa troveranno gli archeologi", si limita a dire l’assessore Simone Imola, che con questo intervento gioca un’importante partita.
Il nuovo impianto farà infatti dello stadio del nuoto riccionese la più ambita struttura natatoria d’Italia. Anche se collegata sul lato nord-ovest al precedente impianto, sarà autonoma. Potrà essere impiegata sia come struttura indipendente, in quanto avrà un proprio ingresso e spogliatoi, sia come complementare all’esistente. Pertanto nelle giornate in cui lo stadio del nuoto ospiterà le grandi competizioni, non sarà più necessario sospendere i corsi o il nuoto libero, praticato dal pubblico locale. Aperta anche alle persone con disabilità, potrà ampliare pure la gamma dei servizi offerti agli utenti.
Nives Concolino