REDAZIONE RIMINI

Candidati regionali. Acque agitate nel Pd. Lo strappo dei circoli che vogliono votare

Sono una decina le sezioni territoriali decise a esprimersi sui nomi. Per la base resta in ballo Nadia Rossi. Scelta tra Zamagni e Carminucci.

Sono una decina le sezioni territoriali decise a esprimersi sui nomi. Per la base resta in ballo Nadia Rossi. Scelta tra Zamagni e Carminucci.

Sono una decina le sezioni territoriali decise a esprimersi sui nomi. Per la base resta in ballo Nadia Rossi. Scelta tra Zamagni e Carminucci.

Candidati per le regionali. Nel Pd a mettersi di traverso sono i circoli riminesi. Un fronte determinato a farsi sentire con la federazione del partito. Se nel partito le caselle appaiono ormai occupate, nei circoli i mal di pancia abbondano.

Da settimane ormai si assiste al ripetersi degli stessi nomi. Tra le candidate c’è ovviamente Emma Petitti, presidente dell’assemblea regionale, ed anche Alice Parma, ex sindaca di Santarcangelo. Questo al netto della determinazione di Nadia Rossi, consigliera regionale uscente, decisa a vendere cara la pelle e pronta a un terzo mandato, sempre che il partito approvi. Ma con Alice Parma lanciata verso Bologna i posti risultano occupati. E’ qui che entrano in campo i circoli. Anche nella riunione di lunedì sera tra i circoli di Rimini nord, il nome della Rossi è stato preso in considerazione. In altre parole le sezioni territoriali vogliono che ci si posa esprimere sui nomi e che i risultati vengano resi noti. Una procedura che al momento non è contemplata dalla federazione provinciale. Ma è proprio la sensazione di vedersi calare dall’alto le decisioni a far storcere il naso ai segretari dei circoli e alla cosiddetta base. Non si tratterebbe di qualche opinione sparsa, ma di un fronte pronto a farsi sentire. Sarebbero almeno una decina i circoli territoriali, su 13, con segretari pronti a contestare le attuali regole poste dalla federazione nella scelta dei candidati. E c’è chi è disposto a far votare i propri iscritti, anche se su base anonima, per poi mostrare ciò che la base vuole, cosa che potrebbe non corrispondere alle scelte del partito. Insomma, c’è maretta nel Pd e i tempi stringono soprattutto se si andrà a un voto anticipato. Le elezioni erano state fissate per il 17 e 18 novembre. Ma il voto anticipato della Liguria al 27 e 28 ottobre ha sparigliato le carte. A quanto emerso nella giornata di ieri è possibile che l’Emilia Romagna andrà a conformarsi alla nuova data. Così facendo il tempo della campagna elettorale si ridurrà di una ventina di giorni, e per partiti e candidati la corsa alle urne dovrà accelerare.

Tornando ai nomi dei candidati, tra i due uomini si è assistito nei mesi scorsi all’uscita di Edoardo Carminucci, consigliere comunale a Rimini. Ma c’è anche Giuliano Zamagni, nome per altro uscito da alcuni segretari anche lunedì sera. I posti disponibili sono due, ma c’è anche il resto della provincia da tenere in considerazione. Nella zona sud le sezioni locali del partito hanno già ‘prenotato’ un posto. Il nome che con molta probabilità verrà indicato è quello di Simone Gobbi, oggi presidente del consiglio comunale a Riccione con un lungo passato in politica dove è stato anche assessore al Turismo. Con Gobbi tra i quattro candidati rimarrebbe solo una poltrona per due tra Carminucci e Zamagni. Nei delicati equilibri a livello provinciale si inserisce il fronte dei circoli riminesi determinati a non farsi calare scelte dall’alto, ma a farle soppesare dalla base anche se dalla federazione non sono arrivate indicazioni di primarie né tanto meno di votazioni sui possibili candidati. Tuttavia potrebbe essere questo lo scenario dei prossimi giorni se il malumore tra i circoli non si placherà. E se dovesse accadere, ci saranno circoli che faranno esprimere i propri iscritti sui quattro nomi riminesi emersi a oggi: Petitti, Rossi, Carminucci e Zamagni. Non si esprimeranno sui ‘non riminesi’ perché a quanto pare saranno le sezioni del resto della provincia a poterlo fare.

Andrea Oliva