
Da due mesi la biblioteca di Cattolica è costretta a operare in condizioni a dir poco critiche: i locali sono...
Da due mesi la biblioteca di Cattolica è costretta a operare in condizioni a dir poco critiche: i locali sono al freddo, costringendo studenti e frequentatori a coprirsi con maglioni a collo alto e piumini. Una situazione che, oltre a mettere a dura prova la resistenza fisica di chi utilizza quotidianamente la biblioteca, mina il diritto allo studio e l’accesso alla cultura.
L’amministrazione comunale ha assicurato che il problema verrà presto risolto, ma intanto la vita quotidiana di molti cittadini risulta complicata. Gli studenti, che già affrontano la pressione delle interrogazioni e degli esami, si trovano a dover studiare in un ambiente poco accogliente e potenzialmente dannoso per la salute. Il rischio di malanni stagionali, come influenze e mal di gola, è concreto, e il disagio è palpabile anche tra coloro che frequentano la biblioteca per sfogliare un quotidiano o passare del tempo immersi nella lettura.
La biblioteca non è soltanto un luogo di studio, ma un presidio culturale fondamentale per la comunità. Rappresenta uno spazio democratico dove tutti, senza distinzione, possono accedere alla conoscenza e all’informazione. Dimenticarsi della biblioteca significa trascurare un diritto essenziale: quello all’istruzione e alla cultura. In un’epoca in cui si parla tanto di inclusione e accessibilità, situazioni come questa sono inaccettabili.
È indispensabile che le istituzioni riconoscano l’importanza di garantire ambienti adeguati nelle biblioteche e in tutti i luoghi di studio e cultura. Non si può permettere che il freddo scoraggi chi cerca di migliorarsi o semplicemente di informarsi. Il problema deve essere affrontato con la massima urgenza, affinché la biblioteca di Cattolica torni ad essere un luogo accogliente e stimolante per tutti.