
Al rush finale la realizzazione del ’pennello’ per. difendere il porto dalle burrasche
Quasi completato il ’muro di Berlino’ per la messa in sicurezza del porto. È corsa contro il tempo per completare i lavori strutturali: va completato l’ultimo tratto di ’pennello trasversale’ che difenderà il canale dalle mareggiate di bora (ma non solo). Dopo il crash test di fine ottobre, brillantemente superato con mareggiata da scirocco - levante, è risultato positivo anche quello a seguito della burrasca dei giorni scorsi (non troppo forte, va detto) questa volta di bora. Le barche ormeggiate nel porto hanno ’ballato’, ma non si sono viste situazioni estreme (né affondamenti) come nel recente passato. "I lavori strutturali vanno completati entro il 31 dicembre – ricorda il sindaco Filippo Giorgetti – e siamo fiduciosi di riuscire a rispettare la tempistica fissata nel cronoprogramma (pena la perdita di parte dei finanziamenti sovracomunali, ndr) della ditta Mentucci, che si è aggiudicata l’appalto da 2,4 milioni di euro. In ogni caso abbiamo già chiesto e ottenuto una proroga di tre mesi per ultimare l’intervento". La deadline del 31 dicembre non riguarda le opere di completamento, come ha spiegato il progettista Alessandro Mancinelli: "Spostamento del fanale luminoso d’ingresso lato levante, rifiniture e altri interventi di completamento saranno fatti successivamente". Il sindaco segnala che anche nella giornata di ieri, sabato, il pontone della ditta incaricata ha lavorato regolarmente per la sistemazione dei massi ciclopici provenienti dalla Croazia, isola di Brac, nel tratto più esterno del nuovo pennello, lungo un’ottantina di metri. È atteso un ultimo carico di massi per arrivare alle 30mila tonnellate preventivate. La messa in sicurezza del portocanale rappresenta da sempre un problema serio per marineria professionale e mondo del diporto nautico. Sopra i massi sarà realizzata una camminata pedonale. "Quella sarà la parte più semplice – ha spiegato l’ingegner Mancinelli –. La quota di camminamento resterà invariata, in proseguimento di quella attuale. La larghezza circa tre metri". La base della nuova scogliera è piramidale, larga una trentina di metri sulla punta esterna, circa 25 verso la riva. "L’ingresso sarà protetto – continua il progettista – da est e sud est, ma anche da venti e mare di bora. Sarà aperto da tramontana. Non siamo potuti andare più al largo per restare allineati all’attuale scogliera lato Igea". Il rischio erosione nelle spiagge nord – paventato da alcuni bagnini e dal M5S – è stato escluso da tecnici incaricati e regionali, dopo diverse verifiche. Resta quello che le fiumane portino accumuli di fango a ridosso del nuovo pennello trasversale. "Un po’ di accumulo è possibile, per rimuovere eventuali limi c’è il dragaggio", chiosa il sindaco.
Mario Gradara