La bottega del commercio equo Pacha Mama Rimini ha promosso un ritrovo al cinema Tiberio per riflettere sulla moda e sul consumo etico. L’iniziativa è sostenuta da "Equo Garantito" e si è svolta nella settimana di Ecomondo a Rimini, all’interno della campagna "Puoi fidarti". La prima parte del pomeriggio è stata rivolta a mercatini nel chiostro, con realtà consapevoli e sensibili al consumo etico. Sono cinque le associazioni riminesi che hanno partecipato: "Pacha Mama", che si occupa di promuovere un commercio equo e solidale, sostenendo contadini e artigiani del sud del mondo contro le iniquità del commercio internazionale; "Campo lavoro missionario" che mira a finanziare, attraverso la vendita di materiali di scarto, alcuni progetti di missionari e promuove opportunità d’incontro fra persone diverse; "Guardaroba solidale Madiba" all’interno del quale c’è un mercato di vendita a prezzi accessibili agli homeless o persone fragili per potersi vestire durante tutto l’anno e accedere anche ad articoli legati alla casa o beni di prima necessità; "Manitese", cooperativa attiva che promuove azioni di sensibilizzazione sul territorio: dalle problematiche del sud del mondo alla raccolta fondi, fino all’esperienza del riciclo creativo e del riuso; "Lazzaro Rimini" la boutique della Caritas diocesana che mira a ridurre gli sprechi e promuovere un commercio sostenibile, valorizzando la storia dietro ogni abito. La seconda parte del pomeriggio è stata dedicata alla proiezione del documentario "Stracci" di Tommaso Santi e Silvia Gambi, che racconta l’impatto della fast fashion, sia a livello internazionale ma anche nazionale. Il documentario parte proprio dall’Italia, Prato (la capitale mondiale della lana riciclata) raccontando come alcuni produttori di lana si siano uniti per trovare un’alternativa alla fast fashion più sostenibile. Successivamente si viaggia per il mondo parlando della sostenibilità della moda attraverso gli occhi di chi ricicla gli indumenti usati e gli scarti tessili in materie prime, scoprendo gli effetti del consumo eccessivo sul pianeta del mondo della moda.
m. v.