
Il sopralluogo degli assessori Mussoni e Paganelli a San Vito
L’amministrazione l’aveva promesso, e così è stato. Ieri mattina la vicesindaca Michela Mussoni e l’assessore Luca Paganelli sono andati alla scuola elementare di San Vito, per capire meglio i disagi segnalati dai genitori dei ragazzi (oltre un centinaio) delle 4 classi terze della media ‘Saffi’. Delle 10 classi della ‘Saffi’ trasferite da settembre a causa dei ritardi dei lavori alla scuola (le altre sono 3 prime e 3 seconde, spostate alla ‘Pascucci’) sono loro quelli che stanno patendo di più, per i disagi del trasporto scolastico e le aule anguste. Ma secondo gli assessori, "i ragazzi trasferiti a San Vito sono nella condizione di svolgere l’attività didattica senza particolari disagi". In realtà i problemi ci sono, tant’è che il Comune ora sta valutando con la preside Giovanna Frisoni di spostare la classe più numerosa in un’aula più capiente. Il sopralluogo è avvenuto il giorno dopo l’incontro con i genitori, nel quale il Comune ha confermato che i lavori alla scuola hanno subito ulteriori ritardi per colpa della ditta. I ragazzi non torneranno alla ‘Saffi’ a gennaio, come promesso: se tutto va bene, il rientro nella loro scuola sarà a marzo.
Una situazione che ha mandato su tutte le furie i genitori degli studenti spostati a San Vito. Che non le mandano a dire al sindaco Filippo Sacchetti e all’amministrazione. "Il Comune – attaccano in una nota – se davvero stava vigilando tutti i giorni sui lavori, come ha potuto non accorgersi dei ritardi e venirne a conoscenza solo il 16 di ottobre? Forse il sindaco era troppo impegnato nella campagna elettorale delle elezioni regionali e nelle varie feste?". E ancora: "Ci chiediamo perché il Comune convochi gli incontri presentando ogni volta una nuova scusa e senza prendere in considerazione le richieste avanzate dalle altre parti coinvolte. È ormai chiaro che la scuola di San Vito non è una idonea per dei ragazzi di terza media, né per dimensioni delle aule né per la collocazione e crea notevoli disagi a loro e ai docenti. Anche la preside ha ribadito le difficoltà nel proseguire l’anno scolastico in queste condizioni". Invece "l’unica proposta provocatoria del Comune è stata quella dei doppi turni, con lezioni pomeridiane". Per i genitori i disagi continuano a essere tanti, anche per i trasporti. "Per andare a scuola i nostri figli devono prendere il bus di una linea di servizio pubblico, che effettua tutte le fermate con accumulo di ritardi quotidiani nell’attendere le coincidenze coi mezzi provenienti da frazioni e comuni vicini. Bastava anticipare di una decina di minuti la partenza. E il sovraffollamento sul bus ha causato diversi problemi, la preside è stata costretta a modificare gli orari di ingresso". Ai genitori non piace la nota diffusa dal Comune dopo l’ultimo incontro: "Si cerca di evidenziare la buona gestione dell’amministrazione quando invece mancano la trasparenza, il rispetto verso le 100 famiglie coinvolte e la coerenza rispetto alle varie dichiarazioni. A questo punto il regalo di Natale promesso ai ragazzi durante il primo giorno di scuola (ovvero il ritorno alla ‘Saffi’ a gennaio) non sarà consegnato. Più che regalo, è il ‘pacco’ di Natale".