
Croatti: "Viviamo un periodo complicato. Preoccupa il forte astensionismo"
Molti avevano scommesso, alla vigilia, sul crollo del Movimento 5 stelle. "Invece abbiamo retto – dice orgoglioso Marco Croatti, senatore riminese e coordinatore regionale del M5s – nonostante le tensioni tra il presidente Conte e Grillo e la fase di profondo cambiamento che stiamo attraversando". Quattro anni fa a Rimini i pentastellati, che correvano da soli all’epoca, arrivarono al 5,51%. Mentre il loro candidato presidente, Simone Benini, si fermò al 4,11%. Il M5s, sta volta in coalizione con il centrosinistra, è sceso sotto il 4%. Ma il calo c’è stato anche rispetto alle europee di giugno, quando il Movimento aveva preso il 7,3%.
"Ma il nostro risultato dice che reggiamo. È una buona notizia, considerando il complicato periodo che attraversiamo – prosegue Croatti – Siamo molto soddisfatti per la vittoria di Michele de Pascale: sarà un ottimo presidente. Ci siamo trovati bene da subito con lui, abbiamo costruito la nostra alleanza sui temi, su cose concrete che vogliamo fare". Nessuno dei candidati riminesi sarà eletto. Per la cronaca, il più votato è stato Alberto Nicolini. A preoccupare Croatti, più della flessione del M5s, è l’astensionismo. "L’affluenza è tornata a essere molto bassa in tutta la regione, in particolare a Rimini. Meno della metà dei cittadini alle urne è una sconfitta, per tutti. Significa che noi politici non siamo stati in grado di parlare alla gente e di affrontare i temi più importanti per le persone".