REDAZIONE RIMINI

"Il possesso non è amore". A convegno per aiutare le donne vittime di violenza

L’avvocata Chiara Baiocchi, tra i promotori dell’evento: "È fondamentale riconoscere subito i campanelli d’allarme".

L’avvocata Chiara Baiocchi è tra i promotori del convegno «Il possesso non è amore» che si terrà questa mattina al teatro Tarkovskij

L’avvocata Chiara Baiocchi è tra i promotori del convegno «Il possesso non è amore» che si terrà questa mattina al teatro Tarkovskij

Le iniziative di Rimini contro la violenza sulle donne proseguono oggi con il convegno Il possesso non è amore. Un evento che nasce dall’esigenza di dare opportunità e risposte a tutti coloro che chiedono soluzioni concrete per contrastare la violenza di genere su tutti i piani: dagli aspetti sanitari a quelli giuridici fino a quelli economici. L’appuntamento è per questa mattina alle 9.30 al teatro Tarkovskij di Rimini: interverranno il pm Davide Ercolani e vari esperti.

"Il convegno è nato dalla mia esigenza, come avvocato di diritto di famiglia, e dalla volontà di Francesca Raggi, la direttrice dell’ospedale ’Infermi’ di Rimini, e Meris Montemaggi, commercialista per le pari opportunità, di dare risposte concrete alle ragazze e alle persone che ci chiedono come agire in caso di violenza – spiega l’avvocata Chiara Baiocchi – Si parlerà della separazione e dei divorzi violenti, situazioni che negli ultimi anni sono aumentate esponenzialmente e dunque si rivelano sempre più urgenti i metodi di intervento e prevenzione per tutelare la famiglia. Si discuterà della modalità di intervento nel caso di violenze domestiche, che deve essere tempestiva". Sotto la lente d’ingrandimento "anche la significativa differenza tra il conflitto e la violenza, che mette in luce la necessità di considerare la violenza come una patologia che necessita quindi di cure e di trattamenti mirati". Saranno poi analizzati i cosiddetti campanelli d’allarme della violenza di genere, "come quello del controllare e umiliare la persona che si ha a fianco come mero oggetto del proprio bisogno". Spazio anche all’importanza della creazione di una rete di supporto delle vittime. "Tutto questo è fondamentale e bisogna operare ogni giorno per favorire e promuovere la collaborazione tra istituzioni, imprese, e cittadini, in modo da prevenire e contrastare la violenza fin dai suoi primi segnali – riprende Baiocchi – L’unico modo è allontanarsi da queste persone che commette violenze sia fisiche che psicologiche".

f.t.