REDAZIONE RIMINI

Illuminazione pubblica. Accolto ricorso di Edison Next. Il Comune fa marcia indietro

Il Tar dell’Emilia Romagna ha annullando la delibera che prorogava il servizio a Enel Sole. L’amministrazione obbligata a rivedere le strategie per garantire la trasparenza nella gestione.

Il Tar dell’Emilia Romagna ha annullando la delibera che prorogava il servizio a Enel Sole. L’amministrazione obbligata a rivedere le strategie per garantire la trasparenza nella gestione.

Il Tar dell’Emilia Romagna ha annullando la delibera che prorogava il servizio a Enel Sole. L’amministrazione obbligata a rivedere le strategie per garantire la trasparenza nella gestione.

Il Comune di Rimini è costretto a fare parziale marcia indietro sulla gestione del servizio di pubblica illuminazione, impianti semaforici e smart city. Il Tar dell’Emilia-Romagna ha infatti accolto in parte il ricorso di Edison Next Government, annullando la delibera comunale che prorogava il servizio a Enel Sole e condannando sia il Comune sia Enel Sole al rimborso di 4.000 euro ciascuno alla ricorrente.

La vicenda affonda le radici nel 2012, quando Palazzo Garampi affidò la gestione degli impianti di illuminazione pubblica a Enel Sole tramite la convenzione Consip “Servizio Luce 2 lotto 3”. Scaduto l’accordo nel 2021, il Comune avviò una procedura di project financing, che vide la presentazione di tre proposte. Solo quella di Hera venne valutata, portando il Tar, nel 2023, a dichiarare illegittimo il mancato esame delle altre offerte. Da qui la decisione di prorogare il servizio a Enel Sole.

Nel frattempo, Edison Next si aggiudicava la convenzione quadro Geip per la Regione Emilia-Romagna, ma Rimini decideva di non aderire, ritenendo non coincidenti le prestazioni richieste rispetto a quelle offerte dalla convenzione Geip. Questo ha spinto il Comune a prorogare nuovamente il servizio a Enel Sole, con l’intenzione di valutare entro giugno 2025 un eventuale affidamento diretto alla società “in house” Anthea.

Il Tar ha respinto alcune contestazioni mosse da Edison Next, confermando che l’adesione alla convenzione Consip non era obbligatoria in presenza di differenze significative nelle prestazioni. Tuttavia, ha accolto la censura sulla reiterazione delle proroghe a Enel Sole. I giudici hanno sottolineato che le proroghe dovrebbero essere limitate al tempo strettamente necessario per avviare una nuova procedura di gara, cosa non avvenuta a Rimini. Anzi, l’opzione di affidamento “in house” è stata rinviata senza una dimostrazione immediata dei benefici per la collettività, prolungando una situazione di incertezza.

Questa decisione impone al Comune di Rimini una revisione delle proprie strategie, aprendo la strada a una possibile gara pubblica o a una più chiara valutazione dei vantaggi dell’affidamento diretto ad Anthea.