La Valmarecchia "sarà deturpata dai nuovi impianti eolici". Sono 58 le pale eoliche previsti dagli impianti a Badia Tedalda, in terra toscana ma ai confini con la Valmarecchia. Pale alte "tra i 180 e i 200 metri". "L’Emilia Romagna si attivi subito per difendere l’alta Valmarecchia".
I progetti di ‘Badia del vento’ dovrebbero avere l’ok entro pochi mesi dalla Regione Toscana, e la preoccupazione sale tra i residenti della Valmarecchia. "Gli impianti avranno impatti devastanti – dicono in coro associazioni e comitati riuniti nel gruppo interregionale Tess – Per non parlare di progetti con pannelli fotovoltaici nei campi, che porterebbero solo a speculazioni. Il connubio tra il disegno di legge presentato dall’assessora all’ambiente regionale toscana Monia Monni, e gli ingenti stanziamenti per impianti a fonti d’energia rinnovabile - 210 miliardi in 20 anni, pagati con bollette elettriche e fondi Pnrr- innescherà una fortissima attività predatoria da parte dell’industria delle energie rinnovabili a danno della collettività".
Tess ribadisce: "La transizione energetica va fatta ma con criterio, usando aree già disponibili per raggiungere gli obiettivi imposti dall’Unione Europea: aree già edificate quali capannoni industriali e parcheggi, aree abbandonate e degradate, le arterie autostradali e ferroviarie. Non vanno consegnate aree verdi per pura speculazione energetica. Il rischio è vedere gli Appennini verranno stravolti da colate di cemento e danni ingenti all’agricoltura. La Regione Emilia Romagna si deve attivare subito per contrastare i progetti e la legge della Toscana".