Venticinque appartamenti evacuati, 40 persone (tra cui anche alcuni disabili in carrozzina) costretti a lasciare le loro case nel cuore della notte. Un uomo di circa 40 anni proprietario dell’abitazione da cui si è sprigionato lo spaventoso rogo, ricoverato all’ospedale di Ravenna, nella camera iperbarica, per una sospetta intossicazione da fumo, dopo un rocambolesco salvataggio da parte dei vigili del fuoco. E’ il bilancio dell’incendio divampato attorno alle 2.30 di ieri al terzo piano di un condiminio di via Dandolo, a Marina centro. Sul posto sono accorse le squadre dei vigili del fuoco con i mezzi di soccorso, insieme alle ambulanza del 118 e alla polizia di Stato. Solo alle prime luci dell’alba, una volta domate completamente le fiamme, bonificati gli ambienti e messo in sicurezza lo stabile, si sono concluse le operazioni.
Il personale del 115, compiuto un primo sopralluogo, è ora al lavoro per ricostruire la dinamica e individure le cause che hanno portato all’innescarsi del rogo. Al momento non sembra trattarsi di un episodio di origine dolosa, anche se gli accertamenti proseguono a 360 gradi. Più probabile l’ipotesi del cortocircuito, anche se sarà necessario attendere le verifiche disposte dai vigili del fuoco. Grande paura soprattutto per il proprietario dell’abitazione da cui è partito l’incendio, un uomo che vive solo nell’appartamento e che in quel momento si trovava a letto. Svegliato di soprassalto nel cuore della notte dal calore intenso e dal fumo, ha fatto appena in tempo a fuggire sul terrazzo di casa, da dove ha incominciato a sbracciarsi e a urlare aiuto a squarciagola.
Quando i vigili del fuoco sono accorsi sul posto, le lingue di fuoco avevano ormai divorato completamente l’appartamento. Nel frattempo molte persone avevano lasciato in autonomia la palazzina. Complessivamente sono stati evacuati 25 immobili, per un totale di circa 40 residenti, inclusi appunto alcuni disabili che hanno poi trascorso la notte in un residence. Quanto al 40enne, i vigili del fuoco hanno raggiunto un appartamento adiacente al suo, sono usciti sul balcone e lo hanno tratto in salvo per il rotto della cuffia. Avrebbe riportato delle leggiore ustioni. Soprattutto, però, avrebbe respirato tanto fumo, e per questo motivo è stato ricoverato all’ospedale di Ravenna dove è stato sottoposto al trattamento in camera iperbarica, anche se al momento non sarebbe in pericolo di vita. Le operazioni di spegnimento sono quindi proseguite fino all’alba con l’impiego di diversi uomini e mezzi. Una volta completate le ricognizioni dei vigili del fuoco, quattro appartamenti sono stati dichiarati inagibili per via soprattutto dei danni causati dalle fiamme e dal fumo ai solai. Gli altri condomini sono invece potuti tornare nelle loro case.
Lorenzo Muccioli