La farmacia del Paese a caccia della ’ricetta’ della felicità

Il titolare lancia la seconda edizione del concorso: c’è tempo fino al 31 gennaio per scrivere il proprio testo

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Non solo farmaci e mascherine, ma anche gioia. Ed è proprio dedicato alla stato d’animo della felicità, il nuovo concorso letterario a partecipazione gratuita, promosso dalla storica Farmacia del Paese. In palio per il miglior testo che sarà valutato da un’apposita giuria, un buono da 100 euro da spendere in prodotti extra-farmaco. Da cosa nasce questa originale iniziativa? "Due anni di pandemia hanno modificato profondamente la qualità della vita delle persone – premette il dottore Diego Merli – da una parte le perdite umane, l’insicurezza economica, dall’altra l’interruzione della vita sociale e i problemi di salute, che hanno comportato un alto grado di infelicità, dolore e tristezza. Per esorcizzare queste negatività ci è venuto in mente di proporre un interrogativo che stimolasse le persone a pensare positivamente". Quindi spiega: "Definire cos’è la felicità è estremamente difficile. Per alcune persone è un emozione, per altre una costante sensazione di appagamento e per altre ancora coincide col possedere valori positivi. Abbiamo così deciso di premiare i nostri clienti che vorranno raccontare cos’è per loro la felicità e la storia più appassionante".

Come aderire al concorso che, appena lanciato ha già suscitato interesse? Basterà andare alla Farmacia del Paese e ritirare il modulo sul quale poi ogni concorrente potrà riportare il proprio elaborato, esprimendo a livello personale cosa ritiene sia la felicità. Sarà possibile farlo in poche righe, anche scritte a mano. L’importante è che il testo venga consegnato, sempre in farmacia, entro il 31 gennaio. "Ci si può allenare a essere felici e un atteggiamento positivo nei confronti del mondo e degli altri è decisivo – osservano i farmacisti del Paese – Essere felici, infatti, non significa cancellare il dolore, l’ansia, la tristezza e tutte le altre emozioni negative della propria vita, ma accettarle e affrontarle con una visione positiva di tutta l’esistenza. Proprio per questo incentivare le persone a raccontare cos’è per loro questo sentimento potrebbe essere il primo passo per riconoscerlo, raggiungerlo e mantenerlo tutta la vita".

Nives Concolino