
La gru all’esterno della Vecchia Fornace, il cui camino è stato al momento ridotto
Comprata dal Comune nel 2017 per circa 600mila euro, dopo otto aste andate deserte (si partiva da 3,5 milioni), la Vecchia Fornace dei mattoni è in fase di restyling. In corso il cantiere per il recupero, dopo che l’amministrazione comunale è riuscita a ottenere la cifra record di 5,7 milioni di euro dal Pnrr per rigenerazione e restauro. "Cosa buona e giusta sistemare le aree verdi esterne come ha fatto l’amministrazione comunale – attacca il capogruppo in consiglio comunale del Partito democratico, Ugo Baldassarri –. Bene pulizia e sistemazione, benissimo favorire le attività sportive nelle stesse aree, wellness, sport all’aria aperta e quant’altro. Come peraltro ampiamente illustrato dal centrodestra durante la campagna elettorale in primavera, con presentazione in loco in pompa magna. Bene anche che si svolgano eventi e feste durante la stagione estiva".
Sento che c’è un ’ma’. "Il ’ma’ c’è e continua ad essere lo stesso, ormai da anni: l’ho avanzato la prima volta quando la struttura venne acquisita all’asta dal Comune".
Lo ricordi. "Il problema, grande come una ex fornace, mi verrebbe da dire, è: adesso abbiamo un contenitore, ma cosa ci facciamo? Come lo gestiamo, o meglio da chi lo facciamo gestire una volta ripristinato? E soprattutto con quali finalità e obiettivi? Cosa ne facciamo in pratica? Serve un progetto di gestione vero. Il rischio molto evidente è che diventi una ’cattedrale nel deserto’. E di conseguenza è quel corposissimo finanziamento di denaro pubblico non venga, quantomeno, sfruttato nel migliore dei modi".
Intanto i lavori di riquailficazione, esterna e interna, proseguono: nei primi mesi di quest’anno dovrebbero terminare quelli per la riattivazione della ciclabile sul fiume Uso, all’altezza dell’ingresso dell’ex fornace...
"Nessuno contesta questo tipo di interventi – prosegue Baldassarri –. Il punto è cosa farne quando sarà riqualificata. Si è parlato di incubatore di impresa. Bene, ma in giro ce ne sono già tanti, da anni. E non tutti sono andati benissimo. Poi cosa ci fai? Un laboratorio di... pasticceria? O per la realizzazione di App, tanto per dire? Comunque sia, dovrebbero essere attività complementari e integrati nel sistema produttivo locale. Non è dato sapere".
Mario Gradara