La sentenza sui mutui: "I tassi d’interesse non erano regolari, chiediamo i rimborsi"

Federconsumatori cita l’ordinanza della Cassazione di dicembre "È possibile chiedere indietro quanto versato negli anni compresi tra il 2005 e il 2008 quando veniva applicato l’indice Euribor".

La sentenza sui mutui: "I tassi d’interesse  non erano regolari. Chiediamo i rimborsi"

La sentenza sui mutui: "I tassi d’interesse non erano regolari. Chiediamo i rimborsi"

Rimini, 18 febbraio 2024 – Rimborsi da migliaia di euro per gli interessi versati per mutui, leasing, e prestiti in banca. "Ci sono centinaia, forse fino a un migliaio di famiglie che possono fare richiesta di rimborso degli interessi versati in passato - assicura Graziano Urbinati presidente provinciale di Fedeconsumatori -. Siamo pronti ad accogliere le domande che i cittadini vorranno presentare".

Ad aprire a questa opportunità è un’ordinanza della Corte di Cassazione del 13 dicembre scorso, che si è espressa su un ricorso di cittadini dopo anni di battaglie legali. Tutto nasce da un nome: Euribor. Era l’indice a cui facevano riferimento le banche nell’applicare i tassi di interesse ai prestiti e mutui chiesti dai cittadini. Già nel 2013 la Corte di Giustizia europea stabilì che sette banche avevano manipolato la formazione di questo indice andando di conseguenza a variare gli importi dei tassi di interesse nei mutui a tasso variabile, ricorda l’avvocato Federica Manenti. La sentenza rimase segretata per alcuni anni, poi dal 2016 venne resa pubblica e partirono i primi ricorsi nei confronti degli istituti di credito. L’ordinanza della Cassazione del dicembre scorso è importante perché stabilisce che a poter richiedere i rimborsi non sono solo i clienti o ex clienti delle sette banche citate nella sentenza del 2013, ma tutti quei cittadini che si sono visti applicare l’indice Euribor al proprio prestito, mutuo, leasing o apertura di credito.

Di fatto la Cassazione apre le porte a ricorsi a pioggia da parte dei cittadini, ma non da parte di tutti. Infatti bisogna fare riferimento al periodo dei tassi applicati con l’indice Euribor riferiti alla sentenza di origine. Il che significa che il periodo da tenere in considerazione va dal 29 settembre 2005 al 31 maggio del 2008. Chi aveva un mutuo a tasso variabile con Euribor in quel periodo può chiedere il rimborso per le migliaia di euro pagate, conferma l’avvocato Manenti. Difficile dire quanto si può ottenere, ma si possono fare degli esempi. "Poniamo un mutuo di quindici anni iniziato nel 2005, per un valore di 100mila euro - spiega il legale -. I primi anni sono quelli in cui è maggiore il peso degli interessi versati. Pertanto nel caso in questione la cifra rimborsabile sarebbe di circa 7mila euro". Ovviamente la somma cambia a seconda del tipo di prestito o mutuo, e della durata.

C’è poi un dato fondamentale da tenere presente: la prescrizione. In altri termini non si può chiedere la cifra se sono intercorsi 10 anni dall’estinzione del mutuo o dal pagamento dell’ultima rata. Se il mutuo si è estinto nel 2013 si è già oltre il tempo massimo, mentre se la linea di credito in questione si è esaurita dal 2014 in poi, si può ancora fare richiesta di rimborso, spiegano da Federconsumatori. Ovviamente se il mutuo è ancora da estinguere ci sono tutti i presupposti per chiedere il rimborso degli interessi per i tre anni (2005-2008) versati a seconda dell’indice Euribor.

Oggi Federconsumatori "si sta attivando con i propri esperti per studiare ogni iniziativa anche legale, utile a consentire ai cittadini coinvolti di avanzare la richiesta di rimborso".

Andrea Oliva