REDAZIONE RIMINI

La solenne festa di San Nicola. Una reliquia straordinaria,. Oriente e Occidente più uniti

Esposto l’omero del santo, custodito nella basilica cattedrale, per la venerazione pubblica

Il vescovo Nicolò Anselmi ha disposto l’esposizione solenne dell’omero di San Nicola, reliquia custodita nella basilica cattedrale

Il vescovo Nicolò Anselmi ha disposto l’esposizione solenne dell’omero di San Nicola, reliquia custodita nella basilica cattedrale

La città di Rimini celebra oggi con solennità la festa di San Nicola, co-patrono della città. Un evento che quest’anno assume un significato speciale in vista dell’Anno Giubilare 2025. Per la prima volta nella storia riminese, il vescovo mons. Nicolò Anselmi ha disposto l’esposizione solenne dell’omero di San Nicola, reliquia custodita nella Basilica Cattedrale, per la venerazione pubblica. Collocata nella cappella di Sant’Agostino, la reliquia sarà accompagnata da una nuova icona dipinta da don Gioacchino Vaccarini, delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, sottolineando l’importanza del dialogo tra Oriente e Occidente cristiano. Ad arricchire l’evento, una mostra in sei grandi pannelli racconterà l’avventuroso arrivo della reliquia a Rimini nel 1177, un episodio che, come descritto da Cesare Clementini nella sua celebre opera del 1617, fu considerato un “caso degno di memoria”. La narrazione storica evidenzia i legami culturali e spirituali tra Rimini e il mondo orientale, che trovano eco nelle ricerche di storici come Aldimari, Clementini e Tonini. Questo prezioso dono portò nel 1633 alla proclamazione di San Nicola come patrono della città, consolidando una tradizione di devozione che perdura da secoli.

La figura di San Nicola, vescovo di Myra, è simbolo di unità e condivisione tra le diverse tradizioni cristiane. Lo stesso Natalino Valentini ha sottolineato come la presenza della reliquia a Rimini non sia solo un fatto storico, ma anche un’occasione per riscoprire i legami culturali e spirituali con l’Oriente cristiano e il mondo slavo ortodosso. La festa culminerà alle 17.30 con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Nicolò Anselmi.