Vongole morte. Mentre il sistema della draga idraulica le portava sulle vongolare, la puzza che si sentiva toglieva il fiato. "Tutto il prodotto è morto e non riusciamo a darci una spiegazione", premette Michele Castelluccia, presidente del Consorzio dei vongolari che raccoglie trentasei imbarcazioni nel comparto che pesca tra Cattolica e Cesenatico. Ieri mattina le barche uscite in mare si sono ritrovate a pescare nell’area davanti a Cattolica tra i 700 e gli 800 metri dalla costa "perché allontanandosi il prodotto è tutto morto. E’ rimasta l’unica zona dove trovare vongole vive, per il resto, alla medesima distanza dalla costa o allontanandosi, è tutto morto da Rimini verso nord".
Che ci fosse qualcosa che non andava, i vongolari lo avevano capito già nei giorni dopo Ferragosto. "Avevamo notato una moria localizzata in alcune aree". Poi le uscite in mare erano proseguite, ma negli ultimi giorni la situazione è velocemente peggiorata. "Ormai non si trova più prodotto vivo e non siamo riusciti a trovare una spiegazione naturale a questo fenomeno. In realtà non dovrebbe esserci un problema simile dopo le mareggiate e il calo delle temperature in acqua. Pensavano che con la pioggia di questi ultimi giorni, e l’immissione di acqua dai corsi d’acqua e il mare mosso, le condizioni tornassero normali. Al contrario sono peggiorate. Per le imbarcazioni è un grosso problema. Ormai è difficile uscire in mare e questo significa perdere profitti". Stanno vivendo una situazione simile anche i vongolari del comparto di Chioggia, tant’è che "come consorzio Cogema abbiamo già chiesto al governo il riconoscimento di calamità naturale. Programmiamo la nostra attività per alternare le zone di pesca al fine di migliorare il prodotto, ma in queste condizioni tutti gli sforzi sono vani". E c’è dell’altro. Oggi i vongolari cercano un colpevole. "Non riusciamo a trovare una causa naturale a quanto si sta verificando alle vongole, ma vogliamo scoprire cosa c’è dietro". Per questo hanno chiesto ai biologi dell’Università di Bologna di indagare. "Domani andremo in mare con i biologi. Saranno fatti prelievi in 36 diversi punti lungo la costa per cercare di dare una spiegazione sul perché le vongole continuano a morire".
Andrea Oliva