ANDREA OLIVA
Cronaca

"Lunghe attese nei Cau, e al Pronto soccorso non si vedono rinforzi"

"Un mio paziente al Cau di Rimini si è trovato davanti a una attesa di tre ore per togliere dei...

Il dottor Pietro Pesaresi, presidente del sindacato dei medici di base, Snami, mette le mani avanti

Il dottor Pietro Pesaresi, presidente del sindacato dei medici di base, Snami, mette le mani avanti

"Un mio paziente al Cau di Rimini si è trovato davanti a una attesa di tre ore per togliere dei punti, ed è andato via. Siamo preoccupati per come potrà proseguire l’estate visto il previsto aumento dell’utenza". Il dottor Pietro Pesaresi, presidente del sindacato dei medici di base, Snami, mette le mani avanti. "Nell’ultima occasione di confronto con l’Ausl, la stessa Azienda ci ha presentato previsioni ottimistiche sul proseguo della stagione. Stando a quanto ci hanno spiegato, sarebbe in arrivo un numero consistente di medici in ruolo unico che andrebbero impegnali nei Cau. Inoltre già in estate, pare entro il mese di luglio, dovremmo assistere all’apertura di un nuovo Centor di assistenza e urgenza, ma a Morciano. Mentre per quello di Riccione servirà molto più tempo". Il sindacato non è tuttavia convinto dell’arrivo in massa di nuovi medici e del potenziamento dei servizi territoriali, situazioni capaci di evitare lunghe attese e disagi ai pazienti.

"Sull’efficienza dei Cau ci siamo già espressi in passato e rimaniamo della nostra idea - riprende il dottor Pesaresi -. Spesso assistiamo a un rimpallo dei pazienti tra Cau e Pronto soccorso, e stando ai numeri non vediamo, non si vede l’efficacia dei Cau sul numero di pazienti accolti nei Pronto soccorso". Ma c’è un altro elemento che preoccupa il presidente dello Snami. "Non ci è stato detto nulla su un eventuale adeguamento o potenziamento del personale nei Pronto soccorso. E questo preoccupa vista l’estate ormai imminente. Dunque i problemi nei PS permangono". A cambiare la situazione potrà essere un effettivo impiego di nuove forze. "Le graduatorie relative ai medici in ruolo unico, ovvero al personale che l’Azienda ritiene di poter utilizzare per colmare le esigenze dei Cau, sono appena uscite. Ora bisognerà capire quanti vorranno prestare la propria opera nei Centri. L’Azienda continua a mostrare un atteggiamento ottimista, che un po’ ci preoccupa vista la situazione attuale".

Andrea Oliva