Matrimoni, un affare che non va in bianco

Apre oggi all’hotel Savoia di Rimini la fiera degli sposi, l’esposizione riservata ai professionisti del "giorno più bello della vita"

Matrimoni, un affare che non va in bianco

Matrimoni, un affare che non va in bianco

Atelier, parrucchiere, estetiste, fornitori di catering, location, fioristi e designer di allestimenti, artigiani delle bomboniere, gioiellieri, noleggio auto d’epoca, fotografi, organizzatori di eventi, agenzie viaggi. C’è un filo rosso – o meglio, un filo bianco – che accomuna queste e molte altre figure professionali: sono parte della filiera dei matrimoni, un’industria che è tornata a macinare numeri da capogiro dopo lo stop forzato della pandemia. A confermarne l’ottimo stato di salute, il ritorno delle tante fiere dedicate al tema: sono almeno 80 quelle previste nel 2023, da un capo all’altro del Paese. Fra queste spicca Sposi Expo, un circuito di eventi itineranti, organizzati da Lorenzo Bertero, originario di Torino e riminese d’adozione: oggi e domani, la manifestazione approderà a Rimini, al centro congressi dell’Hotel Savoia.

"Lavoro in questo settore ormai da trent’anni e continua a darmi grandi soddisfazioni", esordisce Bertero. "Nei nostri eventi ci rivolgiamo direttamente alle coppie in procinto di sposarsi, che accedono su invito e hanno l’opportunità di incontrare gli espositori, avere uno sguardo d’insieme sui servizi necessari e organizzare, così, il matrimonio dei propri sogni". Da veterano di questo mondo, Bertero è dunque al corrente di tutte le nuove tendenze che percorrono un settore fortemente influenzato sia dalle conseguenze a lungo termine dell’emergenza sanitaria, sia dalla congiuntura economica attuale. Una congiuntura tutt’altro che favorevole, almeno sulla carta, alla scelta di investire in un evento che può rivelarsi assai costoso e impegnativo, sotto tanti punti di vista. Eppure, secondo le previsioni degli analisti, nel 2023 i matrimoni aumenteranno del 5% rispetto al 2019, l’ultimo anno di normale attività del settore nuziale prima della crisi pandemica.

"Molti professionisti che espongono da noi hanno l’agenda già piena per i prossimi 12 mesi e stanno prendendo appuntamenti per il 2024: sposarsi è ancora di moda", conferma Bertero. "L’inflazione e il caro vita non influiranno, a mio parere, sul numero dei matrimoni: possiamo aspettarci che qualche coppia riduca il budget o diminuisca, ad esempio, la quantità di invitati, ma il desiderio di sposarsi e festeggiare resteranno intatti". A questo proposito, Bertero annovera, fra le tendenze affermatesi dopo la pandemia, proprio quella dei ‘mini-eventi’: "I matrimoni da 150 o 200 invitati si vedranno sempre meno, soprattutto al Centro-Nord. Si vanno affermando eventi con un massimo di 80-100 invitati, in cui, però, c’è più attenzione al dettaglio. Parliamo di eventi sempre più influenzati dai social network, in cui ogni aspetto è studiato per essere immediatamente condiviso sotto forma di foto o video in diretta (le cosiddette ‘stories’): i professionisti si adeguano, proponendo allestimenti e idee in linea con quanto si vede su Instagram o Pinterest".

Maddalena De Franchis