
L’albero di piazza Tre Martiri
Non è ’Spelacchio’, l’abete tanto criticato dai romani alcuni anni fa per la sua bruttezza. Ma le reazioni dei riminesi al nuovo albero di Natale in piazza Tre Martiri non si sono fatte attendere. Quell’albero sintetico fa storcere il naso a molti. Compresi alcuni commercianti. "Ma perché in questa piazza – si chiedono tanti – non è stato messo finalmente un albero vero, come quello che sarà in piazza Cavour?". Dove a giorni sarà posizionato – come da tradizione – un grande abete vero. Sui social tanti si sono già scatenati. Palazzo Garampi, a dire il vero, l’aveva annunciato: quest’anno "in piazza Tre Martiri trionferà un grande albero di Natale sintetico alto 18 metri, carico di stelle, lune, pianeti e coronato da una stella cometa". Magari sabato 23, quando verranno accese in contemporanea tutte le luminarie di Natale (oltre 90 i chilometri di luci quest’anno), l’albero di piazza Tre Martiri farà tutto un altro effetto. Ma fin qui i pareri sono divisi. C’è chi preferisce questo "alle installazioni viste in passato". Chi invece ritiene che "quel gigantesco albero finto, in piazza Tre Martiri, non si può vedere". Pensare che il Comune ha deciso di mettere questa volta un albero (seppur sintetico) anche in risposta alle polemiche suscitate dai vari allestimenti del passato. Basterebbe ricordare quanti, l’anno scorso, avevano bocciato quell’installazione luminosa a forma di abete in piazza Tre Martiri. E spostandosi di pochi chilometri, a Santarcangelo da anni ci sono polemiche per gli alberi di Natale ’alternativi’ scelti dall’amministrazione.
Manuel Spadazzi