ANDREA OLIVA
Cronaca

Nuove regole per i salvataggi. Bandiera rossa in spiaggia: "Così saranno introvabili"

Il decreto cambia le norme per dare e rinnovare i brevetti. Stop ai marinai sotto i 18 anni. Vanni: "I nuovi limiti non aiutano. Perderemo anche gli studenti che vogliono fare la stagione".

Il decreto cambia le norme per dare e rinnovare i brevetti. Stop ai marinai sotto i 18 anni. Vanni: "I nuovi limiti non aiutano. Perderemo anche gli studenti che vogliono fare la stagione".

Il decreto cambia le norme per dare e rinnovare i brevetti. Stop ai marinai sotto i 18 anni. Vanni: "I nuovi limiti non aiutano. Perderemo anche gli studenti che vogliono fare la stagione".

Nuove regole per i brevetti dei marinai di salvataggio, "ma così com’è, il decreto non va bene. Dove li andremo a trovare i salvamenti per l’estate?". Ad essere preoccupato è Mauro Vanni che oltre a essere presidente della Cooperativa di Rimini sud è anche presidente nel bacino riminese dell’ente Salvamento Genova, che formava i salvamenti e rilasciava i brevetti. Questo accadeva fino all’entrata in vigore del nuovo decreto (nel luglio scorso, a stagione avanzata). Oggi a poter rilasciare i brevetti è solo la Fin, ovvero la Federazione italiana nuoto. Questo perché la figura del maestro di salvataggio è stata superata, ed oggi bisogna essere dei veri e propri allenatori. "Il decreto – spiega Giorgio Gori referente del settore salvataggi per la Fin – va nella direzione di un aumento della qualità e un miglioramento delle caratteristiche dei marinai di salvataggio". Ma in questo percorso gli altri enti che in precedenza certificavano i marinai di salvataggio, sono al momento rimasti esclusi "e ci sono dei ricorsi in atto" precisa Vanni. Con il nuovo decreto il mestiere del marinaio di salvataggio non è più una questione per giovani e tanto meno per ‘vecchi’. Infatti i ragazzi di 16 anni che in passato potevano prendere il brevetto e operare, potranno oggi solo prendere il brevetto perché per poter diventare un salvamento in azione dovranno attendere la maggiore età.

"Questo è un problema perché rischia di allontanare sempre più i ragazzi da questa professione – ribatte Vanni -. Tanti studenti che prendevano il brevetto per fare la stagione resteranno esclusi". Un problema per gli stabilimenti balneari, e soprattutto per gli hotel dove non era raro ritrovare giovanissimi a bordo vasca.

L’altro elemento è l’età limite per diventare marinaio in torretta. Gli over 50 non potranno esserlo. Ciò non vale per chi il brevetto lo ha già. In questo caso potrà essere rinnovato, ma alle nuove condizioni. Addio alle autocertificazioni o ai semplici certificati medici. Serviranno esami diagnostici più rigorosi e soprattutto prove pratiche. Insomma, bisognerà nuotare entro dei tempi dati, e svolgere prove fisiche per dimostrare di essere in grado di poter svolgere il mestiere, e di conseguenza salvare vite umane. "E’ come se per rinnovare la patente a ognuno chiedessero di rifare l’esame pratico – ribatte Vanni -. Così non può funzionare". Il risultato delle nuove modifiche per Vanni si traduce "in una crescente difficoltà nel trovare marinai di salvataggio per la prossima estate".

Da anni ormai la professione ha visto una diminuzione del numero di aspiranti salvamenti. Se il decreto cerca di far evolvere la professione del marinaio di salvataggio, in spiaggia non vedono effetti positivi. Intanto a ‘tremare’ sono quei bagnini che hanno il brevetto da tanto tempo e per rinnovarlo al termine del terzo anno non basterà presentare la consueta documentazione. Dovranno dare una prova pratica il cui esito potrebbe essere tutt’altro che scontato.

Andrea Oliva