FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Omicidio Pierina, parola alla criminologa: "Delitto angosciante. Poteva essere la nonna di tutti noi"

Roberta Bruzzone analizza l’omicidio: "Forti elementi identificativi lo rendono un caso che tiene gli italiani con il fiato sospeso. Giuliano torna nel palazzo? Interessante per gli investigatori"

Rimini, 28 ottobre 2023 – Il delitto che tiene col fiato sospeso gli italiani. L’omicidio di Pierina Paganelli, mano a mano che passano i giorni, sta diventando sempre di più ‘il giallo d’Italia’. Una storia di sangue che mette le radici nella "identificazione collettiva delle persone nella tragedia che ha colpito Pierina, una persona che poteva essere la mamma o la nonna di tutti noi". Ha la risposta pronta la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone sul perché il delitto di via del Ciclamino non smetta di fare presa sull’attenzione mediatica e non solo, arrivando a scomodare gialli come il delitto di via Poma, per citarne uno.

La criminologa Roberta Bruzzone
La criminologa Roberta Bruzzone

Roberta Bruzzone, davanti a quale delitto ci troviamo?

"A un caso interessante. Pieno di elementi che portano le persone a seguire gli sviluppi con attenzione, perché riguarda una 78enne apparentemente senza nemici, senza trascorsi così eclatanti da poter ipotizzare una fine così atroce. La morte di una donna comune attiva angosce profonde in chi si identifica nella vittima, nella storia che avrebbe potuto essere anche la nostra".

Lei da quale elemento di questo giallo è più incuriosita?

"Dal tipo di legami familiari che stanno dietro la morte di Pierina. Le situazioni e le dinamiche che mi lasciano pensare che ci sia molto altro da scoprire in ambito familiare. Evidentemente lì c’è un groviglio di situazioni difficile da decifrare".

Poi ci sono le 29 coltellate. Forse un indizio che non si tratti di una mano estranea?

"Ventinove coltellate presuppongono una quantità d’odio notevole. Difficile poi ipotizzare che uno sconosciuto si cali in un contesto così ad alto rischio come un condominio da tantissimi appartamenti e senza conoscere il luogo dove agisce. Figurarsi poi imprimere tanto odio nell’uccidere la 78enne".

Esclude quindi l’ipotesi di un maniaco?

"Un maniaco che guarda caso colpisce solo Pierina? In un contesto come il suo? Non credo proprio. La firma comportamentale che vedo io presuppone un livello di conoscenza tra vittima e carnefice".

Possibile anche un collegamento tra l’omicidio e l’incidente del figlio Giuliano Saponi a maggio?

"Lo ritengo verosimile. E credo che la presenza di Giuliano nel palazzo ora sia molto interessante da un punto di vista investigativo".

C’è attesa poi per i risultati degli esami della Scientifica su asciugamani e fazzoletti repertati in casa di Duilio Bianchi. Crede che possa essere la svolta?

"È difficile che arrivino risposte da quel materiale, la svolta deve arrivare dal serrato lavoro investigativo sul posto".

E come valuta la scelta di Loris, Manuela e Louis di rivolgersi a uno studio legale pur non essendo indagati?

"Non sono stupita da Loris e Manuela. Sono persone vicine alla vittima e nella tensione investigativa ci sta si rivolgano a legali. Mi convince molto meno la scelta di Louis. È un semplice vicino. La sua scelta è discutibile e priva di prospettive".