Persi nella nebbia. Nessuna traccia - salvo il minicantiere in zona Giola l’estate scorsa - dei lavori per la messa in sicurezza della strada provinciale 13 bis, che collega Bellaria a Santarcangelo, toccando anche il territorio comunali di San Mauro Pascoli. Un ritardo difficilmente comprensibile per l’avvio del corposo intervento da quasi 10 milioni di euro. Seppure ritenuto "urgente e improcrastinabile" dalla Provincia di Rimini, capofila del progetto, così come dalla Provincia di Forlì Cesena e dai tre Comuni coinvolti. La strada è stata teatro di ripetuti incidenti, anche mortali, soprattutto nel tratto bellariese. Già nel 2022 i gruppi di opposizione in consiglio comunale a Bellaria denunciavano la "strada provinciale a rischio", parlando di "interventi in ritardo" (presentati tra l’altro in pompa magna al Palaturismo nel marzo 2022) con l’invito al Comune di "fare pressing sulla Provincia per anticipare i tempi nei tratti più pericolosi". Non è successo niente. Complice anche il dirottamento dei fondi (soprattutto) sulla Valmarecchia colpita dall’alluvione nel 2023.
"Abbiamo cercato di sollecitare l’intervento – afferma il consigliere provinciale bellariese Stefano Campisi (Fratelli d’Italia) –, anche in occasione dell’approvazione, a fine dicembre, del bilancio provinciale triennale delle opere pubbliche 2025-2027. Per la strada provinciale 13 bis viene indicato solo un importo assolutamente parziale e contenuto, dell’ordine di pochissime centinaia di migliaia di euro. Una parte dei quali tra l’altro da impiegare per il piccolo intervento fatto a La Giola". "I residenti della zona – continua Campisi – continuano a chiedermi aggiornamenti e a sollecitare l’avvio della messa in sicurezza della pericolossima arteria. Nel 2022 furono inviate dalla Provincia lettere ai residenti riguardo la progettazione esecutiva (previsti infatti alcuni espropri, poi scattati). Si era pensato a una svolta, la partenza dei lavori. Invece niente. E non mi sembra di registrare una grossa spinta a smuovere le acque. Lo stesso sindaco di Bellaria Igea Marina ha più volte sollecitato a riguardo. Siamo tutti consapevoli che si tratta di un’opera complessa e onerosa. Purtroppo l’iter si è arenata nel 2022, nonostante di fosse già un ampio accordo sulla progettazione tra tutti i cinque enti coinvolti".
"Forse aspettano che ci scappi un altro morto per darsi una mossa", butta là un residente, imbufalito. Il tratto interessato è di 9,5 chilometri. Il progetto prevedeva la realizzazione di nuove rotonde, alcuni allargamenti portando dai 5-7 metri attuali a 9 metri (7 per le due corsie viarie e due di banchina), qualche ‘golfo’, e diverse correzioni di curve.
Mario Gradara