Più imprese e meno disoccupati

In un anno, da giugno 2021, a San Marino ci sono 111 aziende in più e hanno trovato lavoro in 800

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Cresce il numero delle aziende, diminuisce quello dei disoccupati, aumenta quello dei frontalieri. A dare i numeri degli ultimi 12 mesi, da giugno del 2021 a quello del 2022, è l’Ufficio di statistica con la pubblicazione del consueto bollettino trimestrale.

Il totale delle imprese presenti e operanti in Repubblica, al 30 giugno scorso, "è pari – si legge – a 5.104 unità, registrando, rispetto al 30 giugno 2021, un incremento di 111 aziende (+2,2%)". Si rilevano saldi positivi nella maggior parte dei settori: quelli che hanno registrato il maggior incremento del numero delle imprese sono le attività professionali, scientifiche e tecniche” (+41 unità paria al +4,2%), ma anche commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (+19 unità paria al +1,7%). La forma giuridica più diffusa "è quella societaria con 2.904 unità, seguita dalle attività libero professionali con 728 unità, le imprese artigianali sono 368".

La maggior parte delle imprese è di piccole dimensioni: infatti il 93,5% del totale ha meno di 10 addetti e il 50% ha un numero di dipendenti pari a zero. Al 30 giugno scorso le forze di lavoro complessive "sono 23.777, rispetto al 30 giugno 2021 si evidenzia un incremento di 640 unità (+2,7%).

I lavoratori dipendenti del settore privato sono 17.672 (+843 pari al +5%) che, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’89,6% della forza lavoro". I lavoratori indipendenti sono 1.600 (-34 pari al -2,1%) e i disoccupati 865 (-170 unità pari al -16,4%), di cui 490 disoccupati in senso stretto, in calo rispetto allo stesso periodo 2021 di 251 unità, 33,9%. I lavoratori dipendenti del settore privato sono aumentati di 843 unità nell’ultimo anno, con un incremento generalizzato che coinvolge quasi tutte le aree del sistema economico. Nel settore pubblico allargato, il numero dei lavoratori è rimasto stabile rispetto al 2021 e ammonta a 3.640. Negli ultimi dodici mesi, il numero di frontalieri è aumentato del 9,5%, raggiungendo la cifra di 6.906 (602 in più), pari al 32,4% del totale dei lavoratori dipendenti (un anno fa la stessa proporzione si attestava sul 30,8%). Nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente operai (57,3%) e impiegati (40,7%), mentre solo l’1,7% rientra tra i dirigenti.