Il porto invaso dai detriti. I pescherecci che ieri mattina stavano rientrando in porto dopo la pesca della notte precedente si sono trovati davanti un mare di detriti che le correnti e il mare ancora in burrasca avevano portato fin dentro il canale. I fiumi stanno portando in mare grandi quantità di legname destinato a spiaggiarsi sulla costa, o entrare in porto. Cumuli di detriti anche a ridosso della sede del Club nautico. "Per fortuna non abbiamo registrato problemi - spiega il presidente della cooperativa pescatori Mauro Zangoli -. Ma è anche stata una uscita in mare, quella dei pescherecci, limitata. Sono usciti l’altra sera verso la mezzanotte e sono rientrati già nel mattino di ieri. Al momento non c’è molto pesce, vedremo cosa accade nei prossimi giorni". Per la giornata odierna la Regione ha emesso l’allerta gialla per mareggiate e possibili temporali, mentre resta rossa sui rilievi per il rischio di dissesto idrogeologico provocato dalle abbondanti piogge degli ultimi giorni. Al mare l’emergenza non è finita ma il peggio sembra passato. I fiumi continueranno a mantenersi sui livelli di guardia portando molto materiale in mare e di conseguenza sulle coste nei prossimi giorni. Intanto i bagnini, dopo la mareggiata dell’altro ieri, stanno rimettendo in sesto le zone. C’è tanto da lavorare e per alcuni non resta che incrociare le dita. Nelle zone della costa provinciale più sottoposte a erosione, la mareggiata ha colpito duramente. Da Misano alle zona sud di Riccione, passando per la zona a nord del porto di Riccione e salendo verso Viserba, Torre Pedrera e Bellaria Igea Marina, la conta dei metri di arenile ‘mangiati’ dalle onde sarà possibile farla sono nelle prossime settimane. La quantità di materiale erosa si è in parte depositata in banchi a poca distanza dalla riva resta la speranza che il mare la restituisca, almeno in parte, con il tempo. Intanto si attende l’ultimo weekend d’estate con tutti gli stabilimenti balneari aperti. Fino a quando il servizio di salvamento sarà obbligatorio, ovvero domenica, gli stabilimenti saranno aperti. Poi da lunedì decideranno i singoli bagnini il da farsi. Si attendono novità dall’assessore regionale Corsini che in giornata dovrebbe incontrare i bagnini delle varie Cooperative per chiarire le modalità per tenere aperto da lunedì in poi. Il problema era emerso dopo l’ordinanza della capitaneria che imponeva il servizio di salvamento per mantenere aperto lo stabilimento. Di certo i bagnini rimarranno sulla spiaggia ancora per giorni, obbligati a sistemare e ripulire i danni provocati dal maltempo a cui aggiungere le tonnellate di legna che si depositerà sulle spiagge, portata dai fiumi in mare dopo le precipitazioni nell’entroterra.
Andrea Oliva