Corso d’Augusto che si trasformato "in uno dei canali di Venezia". I danni alle attività commerciali, allagate per due volte nel giro di 45 giorni. Residenti e negozianti del centro storico di Rimini hanno perso la pazienza e hanno pronta una lettera da inviare al Comune. Hanno già cominciato a raccogliere le firme, per chiedere interventi risolutivi contro i sempre più frequenti allagamenti. "Abbiamo avviato la petizione nei giorni scorsi – spiega Giovanni Cola, uno dei promotori dell’iniziativa – E stanno cominciando ad arrivare i primi riscontri. Siamo intorno al centinaio di firme in questo momento". All’amministrazione vengono chiesti "interventi finalizzati alla risoluzione definitiva degli allagamenti nel centro storico di Rimini, con tempi di realizzazione chiari e ben definiti".
La protesta si è alzata soprattutto dalla zona dell’Arco d’Augusto e dintorni. È qui che, quando piove forte, corso d’Augusto e le vie limitrofe finiscono per diventare una piscina e i palazzi e le attività si allagano. È la zona vicina alla sotterranea fossa Patara che il 3 agosto, dopo un mese senza una goccia d’acqua, finì pesantemente allagata per le abbondanti precipitazioni cadute dopo mezzogiorno. Il 18 settembre, mentre parte della Romagna finiva di nuovo sott’acqua e la città di Rimini rimaneva con il fiato sospeso per la piena del Marecchia arrivata in tarda serata, la zona attorno alla fossa Patara andava ancora una volta in affanno e sott’acqua. "Chiediamo interventi definitivi, guardando al futuro – riprende Cola – Vediamo come eventi meteorologici di portata assai rara in passato stiano diventando sempre più frequenti. Anzi, è probabile che in futuro avremo a che fare con eventi ancor più estremi. Per questo riteniamo sia necessario pensare a soluzioni per il centro storico che evitino altri allagamenti, dopo i due episodi dell’ultimo mese e mezzo, e siano efficaci anche contro eventi di maggior rilievo".
Una battaglia, quella di esercenti e residenti, che trova il sostegno del consigliere della Lega, Andrea Pari. Secondo Pari i maggiori problemi si hanno nelle zone di via Pascoli Lagomaggio, a San Giuliano a mare e in centro storico. "Non ci si può più nascondere dietro al dito degli eventi straordinari o del cambiamento climatico. Occorre innanzitutto una programmazione adeguata e anche una riflessione sulla reale utilità e incidenza del Psbo, in particolare per quanto riguarda la zona a mare. Indispensabilun intervento urgente per mettere in sicurezza il centro storico, vetrina della nostra città. E’ urgente procedere sulla Fossa Patara, anche con soluzioni progressive che potrebbero essere già messe in atto in tempi brevi. Pare evidente la necessità di un intervento a monte del centro storico e forse anche sopra la Statale 16, che possano mettere in sicurezza il quadrante urbano del centro, che si allaga sistematicamente per gli eccessi di portata della fossa Patara".
Andrea Oliva