
Salvataggio in mare aperto. La barca si ribalta e affonda. Soccorsi i tre naufraghi
di Mario Gradara
e Francesco Zuppiroli
Si trovavano a due miglia di distanza dalla costa, all’altezza dell’ex colonia Bolognese di Rimini, quando durante la navigazione qualcosa è andato storto e l’imbarcazione a bordo della quale si trovavano tre persone: tutti riminesi e riccionesi, due uomini di 56 e 37 anni e una donna di 43, ha cominciato ad affondare.
E’ successo domenica pomeriggio intorno alle 18.30. Pare che tutto sia partito da una manovra sbagliata, che a causa di alcune raffiche di vento che andavano dai 19 ai 25 nodi (quindi 50-60 chilometri orari) ha favorito il ribaltarsi del natante a vela sotto i dieci metri. Così, il piccolo cabinato è stato reclamato dal mare – non riuscendo a tornare in superficie per la troppa acqua imbarcata durante il ribaltamento –, facendo finire gli occupanti in acqua. La richiesta di aiuto alla guardia costiera è dunque arrivata direttamente dalla donna che era a bordo, la quale per prima ha così riferito dei problemi riscontrati dall’imbarcazione. Poco dopo l’sos la linea è stata interrotta e sono partite le ricerche.
Fortunatamente la luce del giorno ha favorito il lavoro dei militari della guardia costiera, che con la motovedetta CP 2107 e il battello veloce della Perla Verde sono riusciti ad individuare i tre naufraghi. Ma mentre ai militari è stato possibile recuperare le persone sane e salve, nulla si è potuto fare per l’imbarcazione che è colata a picco, affondata e risultata irrecuperabile. La comitiva di amici è infine ritornata a terra sana e salva, al porto di Riccione, intorno alle 21, mentre i soccorsi si sono conclusi una mezz’ora prima, alle 20.30.
"Mi trovo all’estero – spiega il figlio dell’armatore del piccolo cabinato –. Mio padre, che era una delle tre persone sulla barca, mi ha raccontato al telefono l’accaduto. Non risultano urti con oggetti galleggianti che possano aver danneggato lo scafo, nè cedimenti strutturali. A quanto sembra, dopo una manovra, l’albero si è inclinato fino a toccare la superficie marina e hanno iniziato a imbarcare acqua. Senza riuscire a recupare la situazione. Comunque stanno bene tutti tre, anche se la barca è affondata. Hanno passato ovviamente dei brutti momenti, sono tornati in porto molto provati". Una disavventura in mare aperto che non si è trasformata in tragedia, ma che ha comunque costretto la Capitaneria di porto a una lunga ricerca al largo della costa per scongiurare che l’imbarcazione affondata portasse con sé nelle fauci del mare anche i suoi tre occupanti.