Misano, roulette russa per un selfie sui binari

Folle gioco: i ragazzi, tra i 18 e i 21 anni, allontanati dalla polizia municipale poco prima del passaggio del Frecciabianca. Sono stati identificati e multati

Selfie sui binari

Selfie sui binari

Rimini, 25 luglio 2018 - Si erano armati di una macchina fotografica professionale, di quelle che colgono l’attimo al millesimo di secondo. Altrimenti la foto con il treno che fischiava a fianco dei loro corpi sarebbe venuta mossa. Difficile dire da quanto tempo andasse avanti la roulette russa sui binari dei quattro ragazzi, tra i 18 e i 21 anni, due maschi e due amiche. I vigili urbani li hanno trascinati già dalla massicciata giusto in tempo. Pochi secondi più tardi è passato il Frecciabianca a tutta velocità. I fatti risalgono a domenica scorsa. Sono le 17,30 del pomeriggio quando nella stazione di Misano alcuni turisti attendono il treno. Il weekend volge al tramonto, il raduno internazionale della Ducati che ha colorato la città è ormai concluso e ci si avvia a una tranquilla serata.

Chi è in stazione seduto guarda lo smartphone e alzando gli occhi vede in lontananza delle sagome sui binari. Sono dei ragazzi a circa 500 metri dalla stazione. Scatta la chiamata ai vigili urbani che si trovano nelle vicinanze. Gli agenti arrivano in zona e partono per intercettare i giovani. La stazione di Misano è piccola, di treni se ne fermano pochi, ma si tratta comunque della direttrice adriatica dove i Frecciabianca e gli intercity sfrecciano senza farsi problemi. Gli agenti arrivano a ridosso dei binari dove si trovano seduti i quattro giovani. Gli intimano di scendere. Non vanno per il sottile perché sui binari in lontananza si intravvede la sagoma di un Frecciabianca. Va veloce e in pochi secondi passerà davanti agli agenti e ai ragazzi. «Ci dispiace, non pensavamo di fare niente di male» si giustifica uno di loro, ma è tardi. I vigili li identificano. Hanno tra i 18 e i 21 anni di età, e non sono del posto. Due lavorano in riviera in estate, la classica stagione. Altri due sono semplici turisti. Uno di questi arriva da Torino. In mano hanno i cellulari e la macchina fotografica professionale.

Un gioco rischioso, interrotto dagli agenti. Ma anche un gioco costoso. Per questo tipo di azioni non c’è più una denuncia, bensì una sanzione, alcune centinaia di euro, ancora da quantificare. Lo deciderà la Polfer dopo avere ricevuto per intero il rapporto dei vigili urbani.

«Bravate pericolose - dice il sindaco di Misano, Stefano Giannini -, troppa incoscenza. Adesso dovranno almeno vedersela con una bella multa».

Intanto gli agenti vogliono andare fino in fondo e stanno scandagliando i social per trovare immagini dei quattro scattate quel pomeriggio su binari, così da capire da quanto tempo andavano avanti i selfie scansandosi giusto in tempo al passaggio dei treni.