ANDREA OLIVA
Cronaca

Via libera al primo condhotel: "Altri sono pronti a realizzarli"

Il Comune ha rilasciato il permesso per costruire: sorgerà sulle ceneri degli alberghi Casadio ed Eden

L'assessore all'urbanistica di Riccione Christian Andruccioli

L'assessore all'urbanistica di Riccione Christian Andruccioli

Riccione, 7 giugno 2024 – Un albergo con all’interno appartamenti da acquistare, ma legati ai servizi della struttura ricettiva. Si chiama condhotel, la novità lanciata dalla Regione alcuni anni fa. Solo alcuni Comuni recepirono nei loro strumenti urbanistici questa opportunità. Tra questi c’era anche Riccione. E pochi giorni fa gli uffici tecnici in municipio hanno rilasciato il primo permesso a costruire per un condhotel. "Credo si tratti del primo in assoluto – ammette l’assessore all’urbanistica, Christian Andruccioli (nella foto) – E potrebbe non essere l’unico a Riccione. Al momento richieste formalizzate per altri interventi simili non ce ne sono, ma vi sono altre situazioni per cui sono stati chiesti chiarimenti per la costruzione di strutture di questo tipo".

Per ora il condhotel autorizzato è uno, e sorgerà sulle ceneri di due strutture, gli hotel Casadio ed Eden. I due immobili si affacciato su viale Gramsci e su viale Martinelli. Si trovano a ridosso del centro, posizione che li rende appetibili sia per la gestione alberghiera sia per la vendita di appartamenti. Ma in questo caso non si tratta di case semplicemente da rivendere. La logica del condhotel è diversa. "Il privato può costruire fino al 40% della superficie ricettiva dell’albergo. Il che significa che si contano le camere, non le superfici dei vari servizi della struttura, e si ricava il 40%. Quella è la superficie di appartamenti da realizzare. In questo caso saranno realizzate due strutture: una sarà prettamente alberghiera, l’altra con gli appartamenti, ma la seconda avrà i medesimi servizi della prima".

La logica dei condhotel è stata pensata per ridare vita alle piccole pensioni grazie anche agli accorpamenti. È il caso del Casadio, struttura risalente agli anni ’50 nell’immediato dopoguerra, troppo datata per pensare di proporsi oggi ancora sul mercato ricettivo. Per questo vecchio albergo il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione di un hotel a 4 stelle. A questo si aggiunge la seconda struttura con gli alloggi che possono diventare seconde case, o essere usate direttamente dalla struttura ricettiva condividendo i ricavi con il proprietario. Per poter procedere il privato deve sottoscrivere una convenzione con il Comune, in cui si stabilisce che vengano condivisi da entrambe le strutture i servizi alberghieri e residenziali presenti, comprese la hall e la piscina.

Con il permesso a costruire la proprietà potrà partire con i lavori, ma non subito. "Il cantiere prevede ovviamente la demolizione e ricostruzione degli edifici – riprende l’assessore –. Ma questo non potrà avvenire subito perché i regolamenti vietano operazioni di questo tipo in piena estate". Se ne riparlerà a settembre.