Rimini, 22 agosto 2016 - Per prenotare un posto in Paradiso serviranno 3 milioni di euro, o giù di lì. A tanto ammonta attualmente il valore stimato per la discoteca simbolo di Rimini sulla collina di Covignano, che sarà presto messa in vendita dal Tribunale. La prima asta per il locale verrà quasi sicuramente fatta entro la fine dell’anno. I tempi sono stretti, sono stretti, anche perché sul Paradiso pende già da tempo una procedura di esecuzione, avviata dopo che il Tribunale di Rimini ha decretato il fallimento della Covignano 260 srl, ovvero la società immobiliare che deteneva la proprietà del locale. Della società faceva parte anche il commercialista Emanuele Soleri, ma le sue quote sono state sequestrate dopo la causa persa contro i fratelli Massimo e Roberto Buffagli, ex gestori del Paradiso.
Il Paradiso è chiuso definitivamente dal 2011, e da allora l’amministratore della Covignano 260 non ha più dato la discoteca in affitto. E senza i proventi dell’affitto, per la società è stato impossibile far fronte al mutuo acceso alcuni anni fa per l’acquisto dell’immobile. Da qui l’inevitabile fallimento, con il commercialista riminese Lorenzo Casali nominato curatore dal Tribunale. Sarà suo il compito di portare avanti tutte le procedure per mettere il Paradiso all’asta. Una prima perizia fissava in poco meno di 3 milioni il valore dell’immobile, che da quando è chiuso è in condizioni a dir poco fatiscenti. Più che il Paradiso, è diventato un inferno, a causa dei ripetuti furti dell’interno e dello stato di abbandono in cui versa. Il tetto è sfondato in più punti, gli arredi sono stati saccheggiati, pavimenti e impianti sono praticamente da rifare. Ma il locale potrebbe in realtà finire all’asta per una cifra più elevata: è stata chiesta infatti una nuova stima.
FOTO - Chiuso e devastato, ecco quel che resta del Paradiso di Covignano
Chiunque tenterà di mettere le mani sul Paradiso, dovrà mettere in conto di spendere parecchi soldi per rimetterlo in sesto. Sempre che voglia riaprire una discoteca lì. Perché c’è la possibilità di fare anche del residenziale. In fondo il Paradiso era in origine una villa, che poi Tina Mirti Fabbri (la madre di Gianni, lo storico gestore del locale scomparso dodici anni fa) nel 1957 trasformò in un dancing, dando così il via all’epoca d’oro di una delle disco simbolo della Riviera. Di sicuro per ora c’è soltanto che il Paradiso finirà all’asta. Proprio quando avrebbe compiuto 60 anni.