Federico Mecozzi concerto: suona Beethoven sul grattacielo di Rimini

La straordinaria esibizione del violinista sulla terrazza del grattacielo reinterpretando l'Inno alla gioia di Beethoven

Rimini, 16 dicembre 2020 - L'inno alla gioia come non l'avete mai visto né sentito. A reinterpretare l'opera di Beethoven, in occasione dei 250 anni dalla sua nascita, è il talentuoso violinista e polistrumentista di Verucchio Federico Mecozzi.

Il giovane musicista propone una versione inedita dell’inno d’Europa dalla Nona sinfonia di Beethoven, da oggi distribuito dalla Warner Music Italia. Per lanciare il brano Mecozzi ha realizzato anche uno straordinario video, in cui esegue il brano sul tetto del grattacielo di Rimini. Un video che vuole essere un messaggio di speranza in tempi bui, in cui viene mostrata tutta la città dall'alto (grazie a riprese con il drone).

Protagonisti della speciale esibizione 'beatlesiana' sul tetto di Rimini sono Mecozzi e i suoi musicisti: Anselmo Pelliccioni (violoncello), Veronica Conti (violoncello), Cristian Bonato (produzione, synth, harmonium), Stefano Zambardino (pianoforte, synth), Massimo Marches (chitarra, synth), Tommy Graziani (percussioni).

"Proprio in questo buco della storia – commenta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi – in una evoluzione possibile dei prossimi giorni ancora più limitante di una vita normale, è necessario in ogni modo stringersi come comunità e provare a vedere un orizzonte e una luce. Beethoven considerava la musica come l’arte più nobile ed elevata per poter esprimere l’inesprimibile. Come oggi, dove immaginare speranza sembra quasi impossibile. Beethoven scrisse questa musica quando ormai era completamente sordo, e questo, invece di abbatterlo, lo ha spinto a scrivere una musica, diventata l’inno d’Europa, che trasmette forza e umanità. Oggi che siamo tutti fragili, colpiti al cuore, Rimini vuole mandare un semplice messaggio: Sl’è nota us’ farà dè. Prendiamo il messaggio che i nostri vecchi, cioè le nostre radici, cioè la nostra terra, ci hanno trasmesso anche in tempi di rovina e distruzione: provare a tenere duro è un modo per provare a uscirne insieme. Un messaggio di fratellanza e solidarietà in questo tempo sospeso".