REDAZIONE ROVIGO

Ancora quattro morti in ospedale Case di riposo, crescono i timori

I contagi toccano tutte le strutture. Solo i vaccini frenano. per il momento l’onda d’urto

Covid, quattro morti. Erano pazienti dell’ospedale San Luca di Trecenta, tre in terapia intensiva Covid e una in area medica. I decessi dall’inizio della pandemia sono oltre 600 in Polesine. Non accennano a scendere i contagi nelle case di riposo, ormai poche struttura si salvano da questa ondata. Tra le strutture più colpite ci sono l’Iras di Rovigo, con 60 ospiti e 39 operatori positivi. A seguire la Rsa San Martino di Castelmassa con 34 ospiti e 8 operatori, la Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine con 12 operatori; la residenza per anziani Madonna del Vaiolo di Taglio di Po con 10 ospiti e 2 operatori; la residenza San Salvatore di Ficarolo con 2 ospiti e 8 operatori; la casa albergo per anziani di Lendinara con 9 operatori; la residenza sanitaria assistita Il Pioppeto di Ficarolo con 10 operatori e 8 ospiti positivi al virus; il centro servizi per anziani La Residence di Ficarolo con 6 ospiti e 3 operatori; la residenza per anziani La Rosa dei Venti di Rosolina con 7 ospiti e 5 operatori; il Csa San Nicolò di Porto Tolle con 6 ospiti e 3 operatori; la casa di riposo Città di Rovigo con 6 operatori e 2 ospiti; il centro servizi Resemini di Stienta con 3 ospiti e 4 operatori; il centro servizi Villa Tamerici di Porto Viro con 2 ospiti e 5 operatori. Risultano inoltre positivi 6 operatori alla casa Sant’Antonio di Trecenta; 6 operatori alla Casa del Sorriso di Badia Polesine; 5 operatori alla casa di riposo San Gaetano di Crespino; 3 operatori del Centro servizi anziani (Csa) di Adria; 3 operatori alla residenza per anziani Ingegner Arturo Pedretti di Ariano Polesine; 3 operatori della residenza per anziani Villa Agopian di Corbola; tre operatori del centro servizi La Quiete di Fiesso Umbertiano.

Agnese Casoni