MICHELE CARLETTI
Calcio

Castelfidardo, la società si rafforza. L’obiettivo è mantenere la categoria

Il nuovo presidente è Andrea Varoli, ma i principi sono gli stessi: valorizzare i giovani e giocarsi la salvezza

Il nuovo presidente è Andrea Varoli, ma i principi sono gli stessi: valorizzare i giovani e giocarsi la salvezza

Il nuovo presidente è Andrea Varoli, ma i principi sono gli stessi: valorizzare i giovani e giocarsi la salvezza

Alla prima ufficiale della nuova stagione, il turno preliminare di Coppa Italia di serie D contro lo United Riccione, nell’ultima domenica di agosto, con caldo e afa a volontà, si sono presentati in seicento al Mancini di Castelfidardo. Segno di fame di calcio e tanto entusiasmo per questa piazza che qualche giorno dopo ha eliminato anche il San Marino. I biancoverdi infatti sono reduci da una promozione in D a cui non credevano in molti a inizio della scorsa stagione nella piazza fidardense. Solo l’ex vicepresidente Costantino Sarnari andava ripetendo che la squadra di Marco Giuliodori aveva numeri e qualità per sognare in grande. L’ex patron aveva ragione. Perché è stata una stagione in crescendo per i biancoverdi, con tanti pareggi soprattutto nel girone di andata, ma con vittorie determinanti nel ritorno, ma soprattutto nei playoff regionali e nazionali di Eccellenza che hanno permesso al Castelfidardo di tornare in D. Mettendo così alle spalle quella beffarda retrocessione di due anni prima nel playout di Fano dopo una stagione condita da errori. Quelli che non dovranno ripetersi nella nuova avventura in quarta serie di un Castelfidardo rinnovato in squadra, ma anche in società. Perché al timone del sodalizio biancoverde non c’è più lo storico presidente Franco Baleani che non poteva congedarsi meglio che con la promozione.

Al suo posto Andrea Varoli, eletto nuovo presidente dopo che nella scorsa stagione aveva ricoperto il ruolo di direttore generale e responsabile del settore giovanile. Novità anche in dirigenza con l’ingresso di Massimiliano Marchegiani, ma anche di Paolo Testoni, in un consiglio direttivo che vede la presenza, oltre che di Varoli, anche di Franco Baleani e di Fausto Pigini. Nessuna novità in panchina.

C’è sempre Giuliodori e non poteva essere altrimenti, alla terza stagione di fila a Castelfidardo. Dopo una salvezza colta all’ultima giornata all’esordio e la promozione in D meno di tre mesi fa. Per Giuliodori – un passato da calciatore nei professionisti – sarà il debutto da mister in quarta serie. In squadra inseriti vari volti nuovi, ma le conferme non mancano a partire da capitan Gianmarco Fabbri che può vantare esperienze nella categoria, pedina importante di una difesa che ha visto le conferme anche dei vari Jacopo Morganti, Vincenzo Imbriola e Dawit Fossi.

A centrocampo non si sono mossi da Castelfidardo Alessandro Miotto, Willson Henri Guella e Lucio Graciotti, nel reparto avanzato Loris Graciotti oltre alla coppia Lorenzo Braconi-Emmanuel Nanapere che bene hanno fatto la stagione passata e che vorranno confermarsi anche nell’attuale. Dalle conferme alle novità. Non sono poche, un mix di esperienza e gioventù in tutti i reparti.

Totalmente nuovo il parco portieri con l’arrivo di Orion Elezaj (2004) e di Eyad Osama El Bazar (2006). In difesa un bel colpo è stato quello di Matteo Boccaccini (1993), creciuto nelle giovanili del Bologna. Si aggiunge a Federico Pierantozzi (1997), Alessandro Castorina (2004) e Leonardo Garbattini (2006). A centrocampo ecco l’esperienza e la qualità del croato Dinko Trebotic (1990), cresciuto nell’Hajduk Spalato dove ha militato anche nella A croata con varie presenze nell’under 21. Esperienza che porta anche Matteo Baldini (1998), prelevato dalla Vigor Senigallia. Intanto, negli ultimi giorni in gruppo c’era anche Daniele Paponi, attaccante classe ’88 ex Parma, Bologna, Perugia, Ancona, Bari e Piacenza.

La gioventù arriva invece da Alessandro Costanzi (2006), Pier Biagio Carano (2005) e Antonio Cotugno (2005), quest’ultimo protagonista già con il gol in Coppa. In attacco i 2006 Nicholas Caprari e Cristian Ausili. Obiettivo? Salvezza in primis in un girone tosto, anche se le ambizioni in società non mancano.