Covid Veneto, bollettino oggi 14 febbraio: crollo dei contagi, 2.145 casi. Nove le vittime

Calano nuovi positivi e tamponi nel fine settimana. Aumentano le diminissioni ospedaliere nei reparti non critici, stabili le terapie intensive

Venezia, 14 febbraio 2022 - Virus in continua frenata in Veneto dove i nuovi contagi nelle ultime 24 ore sono 2.145, un numero che sconta il consueto ‘calo’ domenicale (qui i dati di ieri 13 febbraio), meno del dato di lunedì scorso (2.858). Il totale dei contagi da inizio pandemia in regione è di 1.269.475. Si contano 9 decessi, con totale a 13.569. Scendono ancora (-730) gli attuali positivi nella regione, che sono 105.436.

Leggi gli aggiornamenti: Covid Veneto 15 febbraio, bollettino di oggi. Terapie intensive sotto la soglia nazionale

Bollettino Covid Veneto, 14 febbraio 2022
Bollettino Covid Veneto, 14 febbraio 2022

Nelle strutture ospedaliere si registra una diminuzione (-12) nei ricoveri in area medica, con 1.414 pazienti, mentre nelle terapie intensive (131) la situazione è invariata. Il Veneto è sempre più vicino alla zona bianca. La zona gialla infatti si raggiunge con terapie intensive superiori al 10% e reparti non critici superiori al 15%, oltre a un'incidenza maggiore di 50 casi ogni 100mila abitanti.

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La mappa dei contagi

Contagi in picchiata in tutte le province Venete. Il dato più alto del bollettino dopo l’ultimo fine settimana è quello di Verona con 396 nuovi casi, mentre sono 24.510 le persone contagiate in isolamento. A Padova oggi 14 febbraio sono risultati positivi 386 test e sono a quota 17.255 i contagiati totali. Situazione simile nella Città metropolitana di Venezia dove sono 379 i casi scoperti nelle ultime 24 ore dall’analisi dei tamponi, per un totale di 15.519 persone in isolamento.

Nella provincia di Treviso i nuovi casi sono 375 e i residenti in isolamento sono 14.379. Segue Vicenza, dove in totale oggi si registrano solo 371 tamponi positivi e 17.492 attualmente positivi.

Nel Bellunese sono 79 i nuovi positivi con 3.445 persone in isolamento. Nella provincia di Rovigo si registrano, nelle ultime 24 ore, 107 nuovi casi, che portano a 3.891 il totale dei contagiati.

Il punto sulla campagna vaccinale 

Sono state 8.863 le somministrazioni di vaccino anti-Covid effettuate ieri 13 febbraio in Veneto. Di cui 5.853 sono le dosi booster, 2.509 i richiami e 501 le prime dosi. È stato utilizzato il 98,9% delle forniture. La copertura vaccinale completa, con il richiamo, è all'87,8% della popolazione 'over 12', mentre l'89,1% ha almeno una dose; ad aver ricevuto la terza dose è il 67,9%.

Per la fascia pediatrica 5-11 anni il 32,6% ha ricevuto una dose, mentre il 27,1% ha fatto il richiamo.

Agenas, terapie intensive: occupazione scende al 12%

Scende al 12% la percentuale dei posti letto di terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19. Sono i dati del monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati a ieri, domenica 13 febbraio che dicono di un calo di un punto percentuale in 24 ore. Dieci le regioni che fanno registrare una diminuzione, fra le quali anche il Veneto.

L’occupazione dei reparti di area medica

L'occupazione media a livello nazionale dei posti letto Covid nei reparti ordinari di area medica è stabile da 2 giorni al 25%, mentre a livello locale si registra, nelle 24 ore, un incremento in 7 regioni, un calo in 5 regioni e una situazione di stabilità nelle altre fa queste ultime anche il Veneto che al momento registra la percentuale più basa in Italia di ricoverati Covid nei reparti di area medica 17%.

Antivirali in pillole: 520 pazienti in Veneto

In circa un mese, sono stati 5.389, in Italia, i pazienti a cui sono stati prescritti gli antivirali orali, ovvero le cosiddette pillole anti-Covid da assumere a casa e indicate per il trattamento precoce dell'infezione da Sars-Cov-2 in pazienti non in ossigenoterapia, ma a maggior rischio di forme severe. Di questi, 5.348 hanno ricevuto una prescrizione di Lagevrio (molnupiravir) di Merck-MSD, mentre a 41 è stato prescritto Paxlovid (nirmatrelvir e ritonavir) sviluppato da Pfizer e ultimo arrivato in Italia. È quanto emerge dal quarto monitoraggio dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) sull'utilizzo degli antivirali per il Covid-19, basato su dati estratti il 10 febbraio.

La determinazione Aifa sulle modalità di utilizzo in fase precoce degli antivirali è in vigore dal 30 dicembre, giorno dal quale è partito il monitoraggio. Di fatto però, la distribuzione di molnupiravir è stata avviata il 4 gennaio e dopo sono iniziate le prime prescrizioni, mentre per Paxlovid, la distribuzione in Italia è iniziata il 4 febbraio. Per quanto riguarda Lagevrio (molnupiravir) di Merck-MSD, fino al 9 febbraio (dati riferiti ai giorni di monitoraggio e non a quelli della data di estrazione) sono avviati trattamenti per 5.146 pazienti con ampie differenze regionali: 520 in Veneto.