Mario Rigoni Stern, francobollo e una mostra per il centenario del “Sergente della neve"

Un francobollo per ricordare lo scrittore realizzato nell'ambito della serie "Il patrimonio artistico e culturale italiano". A Trento la mostra "Selvatici e salvifici", celebra il rapporto tra Rigoni Stern e la natura

Il francobollo dedicato al centenario della nascita di Mario Rigoni Stern

Il francobollo dedicato al centenario della nascita di Mario Rigoni Stern

Asiago (Vicenza), 1 novembre 2021 - Oggi Mario Rigoni Stern avrebbe compiuto cent’anni. Per festeggiarne la memoria è stato emesso oggi, 1 novembre, un francobollo italiano da 1,10 euro, valido per la posta ordinaria. La vignetta riproduce un ritratto di Mario Rigoni Stern delimitato, in basso, dalla stilizzazione di un libro aperto. Emesso dal ministero dello Sviluppo economico il francobollo fa parte della serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, con tiratura da trecentomila esemplari per foglio da quarantacinque esemplari. L'annullo di Poste Italiane il primo giorno di emissione è disponibile allo sportello filatelico dell'Ufficio Postale di Asiago (Vicenza), dove lo scrittore nacque il 1 novembre 1921. Il francobollo è stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente, il bozzetto è a cura di Gaetano Ieluzzo. Per l'occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato a4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15 euro.

Il francobollo e un libro aperto per ricordare lo scrittore che al fronte è stato una sorta di postino (uno dei suoi primi incarichi fu quello di portaordini) e di “inventore” di “francobolli”. “Siamo rimasti in pochi a ricordare”, sottolineava in “Aspettando la posta”, uno degli ultimi racconti, l'unico nel quale posta e francobolli dal fronte sono trattati organicamente. “Per esempio - proseguiva - quando eravamo in guerra, specialmente in posti lontani come l'Albania e la Russia, l'unica cosa che ci collegava con l'Italia, con i nostri, con la morosa, con gli affetti, con la vita tout-court era la posta”. Che in tempo di guerra arrivava quando poteva e voleva. In un libro di alcuni anni fa, “Aspettando l'alba e altri racconti”, Rigoni Stern ricorda la cassettina di noce che doveva servire proprio per tenere le cose più personali e necessarie per chi era lontano da casa, e tra queste in primo luogo l'occorrente per la corrispondenza. “Per cinque lire me l'aveva costruito con materiale d'occasione il caporale Baiocchi, falegname della nostra compagnia, nell'aprile del 1940 - annotava - mentre eravamo accampati a Castellamonte, nel Canavese”.

Quella cassetta da soldati, fuori regolamento il Sergente nella neve “quando si avvicinò la guerra la consegnò a una lavandaia, alla quale diede il denaro necessario per spedirla ad Asiago, alla madre. Con altri documenti del consistente archivio di Mario Rigoni Stern, la cassettina è stata donata dai familiari al Comune di Asiago. Da questo fondo sono state prelevate e, per ragioni di sicurezza conservativa (si tratta pur sempre di carta da guerra) riprodotte alcune di queste buste e lettere che oggi 1 novembre sono state esposte nella Sala dei Quadri del Municipio di Asiago.

Mario Rigoni Stern
Mario Rigoni Stern

Autore di opere memorabili

Autore di opere memorabili come Il sergente nella neve, il libro che lo ha reso famoso, dedicato alla sua esperienza della drammatica ritirata dei soldati italiani dalla Russia, Il bosco degli urogalli, Storia di Tönle, Quota Albania, Arboreto salvatico, Stagioni, Rigoni Stern è stato “narratore e testimone degli eventi bellici del secondo conflitto mondiale, sapendo sempre rimarcare il valore civile e l'insegnamento morale della sua esperienza, ponendoli quale ammonimento volto alla formazione delle coscienze delle giovani generazioni”, come scrive nel bollettino illustrativo dell'emissione del francobollo il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern.

Il convegno ad Asiago

Per celebrare il centenario della nascita dello scrittore ad Asiago, dove era nato l’1 novembre 1921, sabato 30 e domenica 31 ottobre si è svolto il convegno internazionale “Mario Rigoni Stern e il suo Altipiano, cento anni di etica civile, letteratura, storia e natura” nella sede del Palazzo del turismo Millepini. L'evento, a cura del biografo dello scrittore Giuseppe Mendicino, è stato realizzato dal Comitato nazionale per il centenario della nascita di Mario Rigoni Stern, in collaborazione con Ministero della Cultura, Regione Veneto, Città di Asiago e Accademia Olimpica di Vicenza. Le parole del ministro Dario Franceschini, ad Asiago: “C'è molta modernità negli scritti di Mario Rigoni Stern che, con grande anticipo, ha dimostrato l'importanza di avere un rapporto sano con la natura fondato sul rispetto. Un messaggio universale di cui non possiamo fare a meno e che Rigoni Stern scriveva prima che questa sensibilità divenisse centrale nell'agenda globale”.

Trento, la mostra: “Selvatici e salvifici” fino al 22 febbraio

Intanto a Trento, nel Palazzo delle Albere, prosegue la mostra “Selvatici e salvifici. Gli animali di Mario Rigoni Stern”, realizzata in collaborazione dal Museo di scienze naturali-Muse di Trento e il Museo di arte moderna e contemporanea (Mart) di Rovereto. L'esposizione, aperta fino al 22 febbraio 2022, curata dal critico d'arte Fiorenzo Degasperi e dal biografo dello scrittore, Giuseppe Mendicino, si compone di opere di 15 artisti, per la maggior parte inedite. “Si tratta di una mostra molto poetica, che indica un nesso tra letterature e arte, sulla base dello stretto rapporto tra Rigoni Stern e la natura. L'iniziativa è la seconda realizzata in collaborazione tra Mart e Muse, dopo il successo ottenuto da 'Terre alte, con gli scatti del fotografo Steve McCurry”, ha spiegato il presidente del Mart, Vittorio Sgarbi. L'esposizione, su una superficie di 600 metri quadrati, raccoglie una settantina di opere d'arte tra dipinti, sculture e fotografie. Sono esposte opere di Fortunato Depero, Roberto Pedrotti, Marco Arman, Albert Ceolan, Alda Failoni, Federico Lanaro, Gianfranco Schiavalino, Gianni Verna, Claudio Menapace, Aldo Valentinelli, Gianluigi Rocca, Matthias Sieff, Adolf Vallazza, Ivan Zanoni e Orlando Gaseprini.