Luxottica, al via la settimana corta per gli stabilimenti italiani e oltre 1.500 assunzioni

Firmato l’accordo integrativo per il 2024 tra il gruppo EssilorLuxottica e i sindacati per sperimentare un modello innovativo di conciliazione dei tempi per i quasi 15.000 lavoratori

Belluno, 4 dicembre 2023 - Settimana corta di 4 giorni di lavoro alla settimana, stabilizzazione per 1.500 lavoratori e altri integrativi introdotti per la prima volta negli stabilimenti italiani che rendono il gruppo Luxottica un modello di innovazione e flessibilità produttiva. EssilorLuxottica e i sindacati, con le Rsu di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno firmato il 30 novembre il nuovo contratto integrativo aziendale per il triennio 2024-2026 destinato a quasi 15.000 dipendenti degli stabilimenti italiani del gruppo. L’obiettivo è riuscire a vivere la fabbrica con un approccio nuovo, conciliando il bisogno di tempo di qualità dei dipendenti nella gestione dei propri impegni personali con l’esigenza di continuità e programmazione delle attività aziendali.

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I lavoratori degli stabilimenti italiani di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino (Belluno), Pederobba (Treviso), Lauriano (Torino) e Rovereto (Trento) dal prossimo anno potranno scegliere di aderire al nuovo modello. Si tratta di un orario con settimane corte e potranno ritagliare per le proprie esigenze personali venti giornate l’anno, per lo più il venerdì, coperte in larga parte dall’azienda e in via residuale da istituti individuali, senza impatti sulla retribuzione. La novità sarà inizialmente introdotta in via sperimentale in alcuni reparti e aree produttive. Sono poi previste oltre 1.500 nuove assunzioni a tempo indeterminato. L’innovazione organizzativa introdotta dal nuovo integrativo permetterà la stabilizzazione a tempo indeterminato di oltre 1.500 lavoratori all’interno del perimetro produttivo italiano.

Milleri: “Accordo ispirato a principi di equità”

Nel merito del nuovo accordo contrattuale, il presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica Francesco Milleri spiega come “in un’epoca di grandi trasformazioni economiche e sociali emerge l’urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi delle aziende per guidare il cambiamento verso percorsi che riconoscano e premino le professionalità e le eccellenze del nostro Paese. Su questa visione si basa una lunga storia di dialogo che abbiamo instaurato con le nostre persone e le parti sociali, e che oggi si concretizza in un accordo ispirato a principi di equità e inclusione, in cui il talento del fare ricopre un ruolo centrale. Un patto di lungo periodo – conclude Milleri – che permette a EssilorLuxottica di valorizzare il made in Italy rendendo gli impianti italiani sempre più competitivi per l'eccellenza delle loro produzioni e alle sue persone di programmare con maggiore sicurezza il proprio percorso di vita e di lavoro”.

L’assessore Donazzan: “Luxottica un esempio lungimirante”

"Dobbiamo ripensare ai modelli organizzativi come ci insegna Luxottica che da un paio di giorni è nel dibattito nazionale per avere deciso di far lavorare i propri dipendenti quattro giorni alla settimana, senza calo di produttività. Quindi sì, si può fare". Lo ha detto Elena Donazzan, assessore al lavoro del Veneto e responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e Mondi Produttivi di Fratelli d'Italia, intervenuta venerdì 30 novembre al convegno di Confcommercio nazionale sui temi della grande distribuzione tenutosi a Parma.

La soddisfazione dei sindacati 

Secondo le Organizzazioni Sindacali nazionali rappresentate da Marco Falcinelli, Segretario Generale Filctem Cgil, Nora Garofalo, Segretario Generale Femca Cisl e Daniela Piras, Segretaria Generale Uiltec Uil “questa intesa dimostra come le relazioni Industriali, ad ogni livello, sono l’elemento fondamentale e determinante per governare e migliorare momenti di trasformazione aziendale in un contesto socio-economico complesso come quello in cui ci troviamo, in un momento in cui la famiglia è messa a dura prova e ha bisogno di recuperare spazi. L’accordo – aggiungono – ha l’ambizione di rispondere alle nuove esigenze di conciliazione tempi di vita e lavoro, mirando a politiche trasversali di miglioramento della condizione soggettiva delle lavoratrici e dei lavoratori”.