Veneto, stanziato 1 milione di euro per la mobilità sostenibile su acqua e ferro

Tra i progetti, il potenziamento della linea di navigazione sul Brenta e la messa in sicurezza della linea ferroviaria Adria-Mestre

Navigazione in battello

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Venezia, 18 agosto 2021 – Un milione di euro per potenziare le infrastrutture venete, progetti per la mobilità sostenibile su acqua e per la sicurezza della linea ferroviaria Adria-Mestre. È lo stanziamento approvato dalla giunta regionale, che in queste ultime ore ha anche votato una delibera per liberare 77 milioni di euro a favore delle strutture sanitarie del Veneto.

Tra i progetti che verranno sviluppato con i fondi regionali, anche il potenziamento della linea di navigazione sul Brenta. “In particolare, 400 mila euro saranno destinati all'implementazione tecnologica del sistema di gestione delle conche di navigazione nel Naviglio Brenta, nel circondario di Padova e nel Veneto Orientale. Gli altri 600mila, invece, serviranno a realizzare il sottopasso della stazione ferroviaria di Piove di Sacco”, spiega la vicepresidente del Veneto, Elisa De Berti, che nei giorni sorsi ha proposto il provvedimento approvato dalla giunta.

A beneficiare dei fondi sarà la società Infrastrutture Venete, che è il braccio operativo regionale per la gestione sia della linea ferroviaria Adria-Mestre, sia della rete di navigazione interna destinata all'utenza commerciale su chiatte e al diportismo, prevalentemente connesso al turismo dell'area costiera veneta ed a collegamenti con motonavi dalla laguna di Venezia a Mantova.

“Innovazione tecnologica e maggior sicurezza – continua la vicepresidente De Berti, che all'interno della giunta Zaia ha le deleghe di Infrastrutture e Trasporti – per garantire ai cittadini infrastrutture e trasporti più performanti e al passo coi tempi. Con questi interventi, la Regione del Veneto dimostra di credere e investire nella mobilità sostenibile come il trasporto su vie d'acqua. Non dimentichiamo che la nostra regione ha la flotta più consistente e la rete più estesa di navigazione interna d'Italia, con circa 350 km di canali”, conclude Elisa De Berti.

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