Arena di Verona riapre mercoledì 1 febbraio; la parte danneggiata dal crollo resta interdetta

Il pm potrebbe procedere con una decina di avvisi di garanzia per il reato di danneggiamento al patrimonio storico

Crollo in Arena Verona: danni irreversibili

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L'Arena di Verona riaprirà al pubblico mercoledì 1 febbraio. Lo comunica l'amministrazione comunale, dopo il crollo, avvenuto lo scorso 23 gennaio, del basamento della stella cometa, durante le operazioni di smontaggio della struttura in ferro.

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  Interdette le aree danneggiate

Tra oggi e domani verranno completate le operazioni di delimitazione, con recinzione, della porzione di cavea, la gradinata tipica dell'anfiteatro, e di platea interessate dall'incidente, già oggetto di sequestro penale. Tutta l'area sequestrata e oggetto di indagini rimarrà interdetta ai visitatori anche nei prossimi giorni e verrà sottoposta alla sorveglianza del personale dei Musei civici. Lo ha annunciato la vicesindaca e assessora all'Edilizia monumentale Barbara Bissoli. Questa mattina il nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia locale ha consegnato al sostituto procuratore tutta l'informativa di quanto accaduto e la relativa documentazione. "Siamo in attesa - ha spiegato Bissoli - dell'esito delle valutazioni del pubblico ministero, perché qualora ravvisasse figure di reato disporrebbe una perizia, in caso contrario potrebbe disporre la revoca del sequestro penale".

Incarichi a consulenti per ripristino

Nel frattempo, l'amministrazione sta valutando di conferire uno o più incarichi a consulenti che rilevino in primis il danno occorso alla cavea dell'Arena, poi quali percorsi di restauro intraprendere per riaprire e rendere accessibile quanto prima la parte di monumento danneggiata dall'incidente. Nelle prossime ore il pubblico ministero Alberto Sergi dovrebbe procedere all'iscrizione nel registro degli indagati. Si ipotizzano una decina di avvisi di garanzia per il reato di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale.

"Danno irreversibile”

"Il danno è irreversibile" aveva dichiarato il Soprintendente all'Archeologia e Belle Arti di Verona, Vincenzo Tinè, al termine del lungo sopralluogo effettuato dopo il crollo, avvenuto nella fase di smontaggio della grande stella cometa che aveva caratterizzato la scenografia dell’Arena durante le feste.