Oggi Cesena-Ascoli, non c’è più tempo per sbagliare

Serie B, in campo alle 17,30. Dopo la prime cinque gare d’assestamento servono punti. Oltre mille tifosi al Manuzzi

Fiorin (LaPresse)

Fiorin (LaPresse)

Ascoli, 24 settembre 2017 -I tifosi il loro dovere lo hanno fatto: oggi al Manuzzi di Cesena saranno ben 1.051. O meglio, questo è il numero di quelli che siederanno (si fa per dire) nel settore ospiti. A loro si uniranno i tantissimi che (come sempre in passato) sceglieranno la tribuna centrale, da cui si gode di una vista splendida sul campo distante non più di tre metri. Il gran giorno, insomma, è arrivato.

Il Cesena non è solo Cacia, sia chiaro. Ma non è un’eresia dire che la squadra romagnola è soprattutto lui. Sia perché si tratta dell’elemento più forte della rosa, sia perché, come ormai arcinoto e persino sottolineato da Camplone, giocherà con il coltello tra i denti (e forse anche due granate in mano). Un veterano pericoloso e fuori controllo che non aspetta altro se non fare giustizia: una specie di Rambo con le scarpe tacchettate praticamente. E l’Ascoli? Beh, per i bianconeri quella di oggi è una sfida da vincere.

Certo non da ‘dentro o fuori’, certo non decisiva per le sorti di Fiorin e Maresca, ma di sicuro molto molto importante. Dopo le prime quattro gare ‘di assestamento’ (ko a Cittadella, vittoria con la Pro Vercelli, sfortunato scivolone col Novara e disfatta a Empoli) gli auspicati passi avanti si sono visti con il Frosinone, dove tuttavia è arrivata un’altra sconfitta. «Poco male, si guarda avanti»: discorso condivisibile, ma il ‘male’ arriverà (come un fiume in piena) se la gara con i laziali risulterà essere stata un semplice fuoco di paglia. Tradotto in altre parole: il tempo dei complimenti sta finendo e, anche per motivi di classifica, urgono punti freschi.

La gara di oggi sarà durissima. L’Ascoli giace in penultima posizione con appena 3 punti fruto di una vittoria e quattro sconfitte, ma il Cesena, dall’altra parte, non può certo sorridere. I romagnoli hanno un ruolino di marcia di pochissimo migliore: 4 punti frutto di una vittoria, un pareggio (0-0 in casa con il Venezia) e tre sconfitte. Anzi, se possibile i segnali offerti dalla squadra di Camplone sono peggiori di quelli del Picchio. Le uniche reti, infatti, sono state realizzate contro l’Avellino (3-1 il finale), due delle quali da Cacia. Per il resto tabula rasa totale: il Cesena, Cacia a parte, non segna. I gol subiti, infine, sono gli stessi del Picchio, ben 9.

Un avversario decisamente alla portata, almeno dal punto di vista dei valori in campo, che oggi non può non essere aggredito dal primo minuto. Cacia, come se non bastasse, è a due reti dal record storico di Stefan Schwoch (135 marcature in cadetteria) e possiamo stare certi che stanotte abbia sognato di sedere sul trono insieme a lui. Un sogno che si realizzerà, per l’attaccante calabrese, solo trafiggendo il Picchio con una doppietta. Un sogno che Lanni e soci hanno il compito (e dovere) di infrangere.