Cani avvelenati, è allarme. Il capogruppo Pd: "Servono più controlli"

C'è anche un altro aspetto da valutare: creare più aree per lo sgambamento

Un cartello che avverte del pericolo di bocconi avvelenati

Un cartello che avverte del pericolo di bocconi avvelenati

Ascoli, 19 giugno 2016 - Sull'avvelenamento dei cani a Porta Cappuccina torna ad intervenire Francesco Ameli, attaccando direttamente il sindaco e l’amministrazione comunale sulla gestione del problema e sulle modalità di intervento. «Lo abbiamo detto venerdì ed oggi lo ribadiamo oggi con ancora più forza alla luce degli ultimi avvenimenti e delle dichiarazioni del sindaco Castelli – dice il capogruppo in Consiglio comunale del Pd –. E’ necessaria una task force per controllare quanto avviene in città con la presenza di sostanze velenose che mettono a repentaglio la vita dei nostri amici a 4 zampe. Castelli con colpevole ritardo si è finalmente reso conto della gravità della situazione dopo aver affrontato ieri con superficialità le tante segnalazioni che arrivavano. Il fenomeno oltre le cifre ufficiali risulta essere più esteso come testimoniato dalle tante persone in rete. Altro che problema ridimensionato! Ora può salvare il salvabile facendo oltre a sterili comunicati stampa anche delle azioni concrete per la salvaguardia dei tanti cani che rischiano la vita a causa della presenza di bocconi avvelenati in città. Dica con chiarezza da quale parte sta. Certo è che in una nota il primo cittadino affermava «si è provveduto a bonificare alcune aree per individuare eventuali bocconi avvelenati nella zona di Porta Cappuccina» ed ieri invece si è «ultimata la bonifica». Dov’è la verità?».

Ameli poi torna a sottolineare un aspetto tutt’altro che secondario: quello delle aree di sgambamento, da molti ritenute numericamente insufficienti. «Torniamo a ribadire la necessità di adeguate aree sgambamento cani in città – afferma Ameli –. Quelle presenti sono insufficienti ed usurate dall’alto utilizzo che se ne fa. Ci sono tante associazioni qualificate pronte a dare una mano alla città ed ai nostri amici a quattro zampe alle quali è possibile dare in gestione le aree sgambamento cani. Infine una domanda sorge spontanea: oltre ai comunicati del sindaco l’assessore competente cosa sta facendo?».