Buona ripresa nel post Covid

L'incremento occupazionale nel Piceno post Covid ha portato la provincia di Ascoli al 13° posto in Italia, con +5.800 addetti e +7% di occupati in più. Previste ulteriori crescita e stabilità contrattuale.

Il dopo Covid è coinciso, nel Piceno, con un incremento delle opportunità occupazionali. Secondo i dati diffusi dalla Cgia di Mestre la provincia di Ascoli occupa il 13° posto in Italia sulla base della classifica che tiene conto dell’incremento occupazionale tra il 2023 e il 2019. Nel periodo preso in considerazione dagli analisti l’incremento occupazionale nel Piceno, in valori assoluti, è stato pari a +5.800 addetti che in termini percentuali è stato pari a +7%. Nel 2019 gli occupati in provincia di Ascoli erano 82.400 passati poi a 86.300 nel 2022 per poi raggiunere 88.200 unità alla fine del 2023. Di segno positivo, quindi, anche l’andamento del numero degli occupari pari a +1.900 che in termini percentuali è pari a un incremento del 2,2%. Dalla ricerca dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre l’andamento registrato nell’ascolano emerge chiaramente che "è un momento particolarmente positivo per il mercato del lavoro. Sia per il record storico di occupati che per l’aumento del numero di coloro che dispongono di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e, infine, anche per l’incremento, avvenuto soprattutto nell’ultimo anno, del personale con livelli di qualifica elevati. Nel 2023, infatti, la platea degli occupati in Italia ha toccato i 23,6 milioni di unità, 471 mila in più rispetto al periodo pre-Covid, di cui 213 mila hanno interessato il Mezzogiorno che è stata la ripartizione geografica che ha registrato l’incremento percentuale più elevato del Paese (+3,5 per cento). Le previsioni, inoltre, ci dicono che lo stock complessivo degli occupati è destinato a crescere ulteriormente, sfiorando i 24 milioni di addetti entro il 2025. L’84% dei dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato Sempre l’anno scorso abbiamo raggiunto una incidenza dell’84 per cento di coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo in determinato.

Vittorio Bellagamba