La Figc: «La combine del Teramo nasce dal direttore sportivo Di Giuseppe»

I giudici: «E’ lui a contattare Di Nicola e trascinare nell’accordo il presidente Campitelli»

Il ds del Teramo Di Giuseppe a colloquio con i  suoi legali

Il ds del Teramo Di Giuseppe a colloquio con i suoi legali

Ascoli, 20 agosto 2015 - Questo il profilo del direttore sportivo del Teramo Marcello Di Giuseppe stilato dalla commissione giudicante Figc: «Il coinvolgimento del direttore sportivo nell’illecito del Teramo è risultato provato. É lui, difatti, a contattare il Di Nicola, ed è lui a farsi parte attiva per trascinare nell’accordo lo stesso Presidente Campitelli, tenuto prudentemente ai margini della vicenda su indicazione dello stesso Di Nicola (conversazione del 2 maggio 2015, delle ore 8.47) evidentemente perché persona non avvezza a tali vicende. Ed è lo stesso Di Giuseppe che si incontra, nei giorni antecedenti alla gara, unitamente al Di Nicola, con il Corda, prima, e con il Barghigiani, poi, per arrivare a partecipare ai due incontri decisivi, ai fini del perfezionamento dell’accordo, tenutisi ad Albisola, poco prima e poco dopo il termine della gara (si vedano, sul punto, le dichiarazioni rese dal Barghigiani, in data 17 giugno 2015, in sede di interrogatorio alla Polizia giudiziaria). Poiché risulta provato che, attraverso la partecipazione agli incontri decisivi per la conclusione della combine, Di Giuseppe abbia posto concretamente in essere atti idonei ad alterare la gara, che integrano la fattispecie dell’illecito sportivo (illecito di mero pericolo a consumazione anticipata) risulta irrilevante la circostanza, dedotta dalla difesa dell’incolpato quale motivo di inammissibilità del deferimento, che non siano stati ad oggi identificati i soggetti, in particolare i calciatori che con il loro comportamento in campo avrebbero favorito il conseguimento del risultato alterato. Nessun riscontro oggettivo vi è, invece, agli atti in ordine alla presunta attività “di mercato” che, secondo la tesi difensiva, costituirebbe la motivazione delle telefonate e soprattutto della partecipazione agli incontri di cui si è fatto sopra cenno. Tale versione, di per sé inattendibile, è radicalmente contrastata e smentita dalle risultanze sopra riassunte, atteso che in alcun modo si possono reperire accenni a trattative di trasferimento di calciatori».