Cangini al circolo Bononia con ‘L’onore e la sconfitta’ dei politici

Il nostro direttore ha presentato il suo libro ‘L’onore e la sconfitta – Politica italiana e guerre perse dal Trattato di pace del ’47 al fiscal compact del 2012’

Roberto Mugavero, Andrea Cangini e Davide Vicari (foto Schicchi)

Roberto Mugavero, Andrea Cangini e Davide Vicari (foto Schicchi)

Bologna, 28 febbraio 2015 - Una classe politica svuotata della propria dignità e del potere decisionale, sottomessa alla volontà delle autorità straniere. È il destino dell’Italia raccontato dal direttore di Quotidiano nazionale e il Resto del Carlino, Andrea Cangini, che ieri al circolo Bononia ha presentato il suo libro ‘L’onore e la sconfitta – Politica italiana e guerre perse dal Trattato di pace del ’47 al fiscal compact del 2012’ (Edizioni Minerva). Proprio questi due avvenimenti, lontani nel tempo tra loro, servono a raccontare come la politica italiana non sia più padrona del proprio destino.

«Quello del ’47 non fu un trattato di pace, ma un diktat – spiega Cangini –. Gli uomini politici dell’epoca, però, dibatterono a lungo se firmarlo o meno, mentre per il fiscal compact (con cui si inserì il pareggio di bilancio nella Costituzione; ndr) la politica ha mostrato tutta la sua inefficienza, preferendo dare alle autorità straniere il compito di governarci, perché noi non ci consideriamo capaci di farlo».

Largo spazio è dedicato anche alla nascita dell’Europa, vista più come «un’unione di interessi commerciali e non politici, dove uno stato come la Germania non vuole assumere la leadership europea, ma ottenere solo vantaggi per sé».

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