Baby boom: dal ’77 non c’erano state così tante nascite

Il report del Comune nel 2014: la popolazione vola a oltre 386mila abitanti di cui il 15% stranieri

Baby boom (immagine d’archivio)

Baby boom (immagine d’archivio)

Bologna, 4 febbraio 2015 - Baby boom a Bologna: il 2014 ha fatto segnare un nuovo record delle nascite sotto le Due torri: 3.296, 141 in più rispetto al 2013 (+4,5%), “numero che non si era più raggiunto dal 1977 e che supera il recente record di 3.177 nati registrato nel 2009”, segnala l’ufficio Statistica del Comune aggiornando sul web la fotografia demografica della città. E dal baby boom emerge che tanti sono nati da coppie straniere (919; oltre un quarto dei neonati), più altri 302 da un genitore italiano e uno straniero. “Un ulteriore elemento di interesse”, segnala l’ufficio Statistica, viene dallo stato civile dei nuovi mamme e papà: 2.022 neonati sono figli di coppie coniugate (61,3% del totale), mentre oltre un bimbo su tre nasce al di fuori del matrimonio (1.274, il 38,7%), “una quota in costante crescita”.

Così come lo sono la popolazione in generale (oltre i 386.000 abitanti), quella straniera, le famiglie e i matrimoni. Le famiglie a fine dicembre 2014 erano 205.520, con un aumento annuo di 839 nuclei (+0,4%). Ma la statistica conta anche i menage, cioè l’insieme di persone che condividono la stessa casa e appartengono a una sola famiglia o a più famiglie sotto un unico tetto: erano poco più di 183.200, quasi 22.300 in meno (-10,8%) rispetto alle famiglie anagrafiche. “La presenza di numerose coabitazioni ha come conseguenza che, a fronte di una dimensione media familiare anagrafica di 1,86 componenti, l’effettivo numero medio di persone che vivono nello stesso alloggio risulta piu’ elevato (2,09)”, dice il Comune. Tra le famiglie anagrafiche, i single sono i più numerosi (104.890), oltre la metà delle famiglie (51%). Spesso però “più famiglie anagrafiche condividono l’alloggio con altre” per cui considerando i menages, “un’immagine più vicina alla realtà”, la prevalenza dei single è meno accentuata.

A Bologna le persone effettivamente sole (che non coabitano cioè con altri nuclei familiari) sono circa 73.700. Un menage su tre è costituito da due persone (31,2%), mentre le coabitazioni di tre persone che vivono nello stesso alloggio sono il 15,6%. A Bologna poi ci si sposa anche un po’ di più: i matrimoni sono ancora sotto quota 1.000 e l’anno scorso ne sono stati celebrati 954 ma erano 32 in più del 2013 (+3,5%); prosegue dunque l’andamento altalenante che ha caratterizzato gli anni dal 2010 in poi. Le unioni celebrate in municipio sono state 687 (+25 sul 2013); 267 quelle religiose (+7). Si conferma la netta prevalenza dei matrimoni civili (72%) rispetto ai religiosi, accentuando una tendenza già rilevata a partire dal 2001. “Influisce sulla scelta del municipio la significativa incidenza di sposi che optano necessariamente per il rito civile, avendo alle spalle un matrimonio ormai concluso, ed anche di unioni che riguardano uno o entrambi gli sposi stranieri, spesso di religione non cattolica”.

A livello generale, Bologna supera oggi i 386.000 residenti (386.181; nell’ultimo quinquennio quasi 9.000 residenti in piu’, circa 1.746 in media ogni anno) frutto “di un saldo migratorio ampiamente positivo, che compensa e supera il valore strutturalmente negativo del saldo naturale (nati-morti)”. Nel 2014 il saldo migratorio è positivo per oltre 3.200 unità. L’86,2% della popolazione vive nelle zone periferiche di Bologna, mentre quasi un bolognese su sette risiede nel centro storico. Il quartiere più popolato è Navile (67.800 residenti), seguito da Savena (59.391) e Santo Stefano (50.010), mentre il minor numero di abitanti si registra a Borgo Panigale (26.073 persone). Anche nel 2014 poi l’ingresso di nuovi residenti si mantiene su livelli “relativamente elevati”: in media 1.264 al mese nuovi iscritti all’anagrafe. E gli ‘addii’? Ogni mese 994 cancellazioni. Tirando le somme, l’anno scorso si sono stabiliti in città 13.953 nuovi abitanti e 9.877 se ne sono andati.

Ma soprattutto nel 2014 è proseguito “un rilevante flusso dall’estero, che rappresenta quasi un quarto dell’immigrazione in citta’ (24,1%); il saldo extra-nazionale è pertanto ampiamente positivo (+2.395 persone)”. I tanti arrivi “anche da altre regioni italiane confermano la capacità attrattiva della città a livello nazionale. In sintesi Bologna continua a cedere abitanti ai Comuni vicini e riceve flussi migratori di forte rilevanza da altre regioni: oltre un immigrato su cinque proviene dal Mezzogiorno e dalle isole”. Se ne sono andati in altri Comuni della provincia 717 residenti (soprattutto a San Lazzaro, Granarolo, Pianoro, Castel Maggiore, Castenaso, Zola Predosa, Anzola Emilia e Valsamoggia). Bilancio positivo, pur se contenuto, con Casalecchio, che storicamente ha sempre attratto residenti bolognesi, e con Sasso Marconi, Calderara, Sant’Agata e Argelato. Ottanta nuovi residenti sono arrivati dall’Italia settentrionale, 213 dal centro, ma soprattutto il meridione (+1.606 unità) e l’estero (+2.395 residenti) danno il ‘ritmo’ di questo trend. Cresce anche la popolazione straniera: conta 57.979 persone, 1.677 in piu’ rispetto alla fine del 2013 (+3%).

Gli stranieri residenti costituiscono ormai il 15% della popolazione 14,8% fra i maschi e 15,2% fra le femmine). Le donne sono la maggioranza (31.042 contro 26.937 uomini); tuttavia notevoli differenze si riscontrano ancora tra le varie nazionalità. A Bologna c’è “una spiccata prevalenza femminile tra i residenti dell’Europa orientale, mentre i maschi prevalgono tra i cittadini del medio ed estremo Oriente, nonché dell’Africa centro-settentrionale”. La popolazione straniera residente si conferma inoltre molto giovane: il 17,7% degli stranieri sono bambini in età scolare e il 74,6% e’ under 45. Gli stranieri che vivono sotto le due torri sono soprattutto europei (42%) e cittadini dell’Asia (36,2%).

La nazionalità più rappresentata è la Romania (8.575 abitanti), seguono le Filippine (5.311), scende al terzo il Bangladesh (5.289). La Moldova (4.385) mantiene la quarta posizione, seguita da Marocco (4.085), Ucraina (3.563) e Pakistan (3.557). All’ottavo posto la Cina (3.389) davanti all’Albania (2.662) e allo Sri Lanka (1.480), che chiude la top ten. Da segnalare, tra le piu’ numerose comunità, l’ingresso dell’India in 15esima posizione. Considerando però solo gli stranieri immigrati nel 2014 si evidenziano gli arrivi dall’Europa orientale: si sono infatti trasferiti a Bologna 837 nuovi residenti di nazionalità rumena, dalla Moldova 275 e 317 dall’Ucraina. Il Marocco, pur non essendo da tempo al vertice della classifica dei residenti stranieri, è la terza nazionalità più numerosa tra gli immigrati lo scorso anno (408 persone). Ma è l’Asia la protagonista del flusso in ingresso a Bologna nel 2014, con cittadini provenienti in particolare dal Pakistan (al secondo posto con 492 immigrati), dalla Cina (372), dal Bangladesh (337) e dalle Filippine (206).

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