Montaquila: "Depositati 15 milioni di euro per prendere il Bologna"

Il gruppo d’imprenditori è ancora in attesa di una risposta di Guaraldi che è in vacanza in Sardegna

Piero Montaquila, romano di 63 anni, vive a Bologna

Piero Montaquila, romano di 63 anni, vive a Bologna

Bologna, 14 agosto 2014 - "Abbiamo depositato da una settimana in una banca di Bologna 15 milioni per fare l'aumento di capitale e prendere il controllo del club. I conti li abbiamo già visti, ma adesso è Guaraldi che ci deve dare una risposta".

Piero Montaquila, romano, 63 anni, ex portiere di buon livello che da quarant'anni vive sotto le Due Torri, parla a nome del gruppo di imprenditori romani, capeggiati dall'ex sindaco di Como Stefano Bruni, che da un paio di mesi sono scesi in campo per rilevare il Bologna. Operazione più complicata del previsto, sostiene Montaquila: "Quando abbiamo incontrato l'avvocato Mattia Grassani (a cui Guaraldi in primavera ha conferito l'incarico di agire da advisor per eventuali proposte di acquisto, ndr ) oltre ai 5 milioni da depositare per accedere ai conti ci è stato detto che Guaraldi ne voleva 10 di buonuscita. A queste condizioni, però, non vogliamo sottostare".

Montaquila rivela un altro retroscena: "In un incontro preliminare che abbiamo avuto con altri soci uno di loro era disposto a venderci le sue quote, dandoci a quel punto la possibilità di fare direttamente l'aumento di capitale. Ma abbiamo rifiutato, perché non volevamo, e non vogliamo, giocare sporco alle spalle di Guaraldi". Dal 18 luglio, però, la ricapitalizzazione aperta a terzi rimuoverebbe, in teoria, anche quest'ostacolo.

"Ma non è vero che basta portare dieci milioni e si diventa padroni del Bologna - dice Montaquila -. Perché è vincolante il sì di Guaraldi, che non ha nemmeno risposto a una nostra mail del 15 luglio con cui chiedevamo la disponibilità a procedere con l'operazione". "Abbiamo ricontattato al telefono Guaraldi, che in questi giorni è in Sardegna - dice Montaquila -. Alla luce del fatto che abbiamo depositato le garanzie in banca gli abbiamo proposto di incontrarlo direttamente in Sardegna, ma lui ci ha rimandato a dopo il 25 agosto, quando rientrerà in città. Noi ci contiamo, perché abbiamo un progetto importante e siamo intenzionati a riportare il Bologna dove merita". Del gruppo, oltre a Bruni, farebbero parte altri tre imprenditori, uno dei quali è un costruttore. Variegati anche gli interessi anche nel mondo della finanza.

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