Gli ridanno la sua casa Acer ma la trova devastata

L’appartamento di Antonio Santoro, in via Vezza, era stato occupato abusivamente. La Procura apre un fascicolo per danneggiamento aggravato

Antonio Santoro con la moglie al rientro a casa (Foto Schicchi)

Antonio Santoro con la moglie al rientro a casa (Foto Schicchi)

Bologna, 12 marzo 2016 - Antonio Santoro venerdì sera ha ripreso possesso del suo appartamento in via Vezza 4. L’Acer, con le forze dell’ordine, ha verificato che la casa era stata abbandonata dagli occupanti e ha riaccompagnato il legittimo assegnatario. Il 66enne non vedente infatti, di ritorno in città con la moglie e i due figli di 3 e 4 anni, aveva trovato la sua casa occupata e la serratura cambiata.

Dopo che il caso era stato sollevato dal Carlino, ieri una telefonata anonima ha avvertito che il suo appartamento era libero: ad una prima verifica però la porta era risultata ancora sbarrata.

Solo venerdì sera, intorno alle 21, Santoro è potuto rientrare in casa, trovandola putroppo devastata: spario un letto, mobili distrutti, frigorifero imbrattato.

«Sono contento che siano intervenuti per farmi tornare, ma questa non è più casa mia – dice amareggiato – chi ha fatto tutti questi danni è un vandalo, hanno portato via perfino l’albero di Natale e i giochi dei bambini. Dormiremo ancora da Padre Marella e speriamo di trasferirci al più presto nella nuova casa».

Nel frattempo, infatti Acer ha trovato un’abitazione alternativa per la famiglia in zona Cirenaica: «E’ grande e accogliente – ha detto –. Mia moglie e i miei figli saranno contenti».

Intanto la Procura annuncia di aver aperto un fascicolo sulle occupazioni abusive di via Vezza, ipotizzando i reati di invasione di edifici e danneggiamento aggravato.