Bologna, blitz del collettivo Hobo in rettorato

Gli attivisti hanno attaccato volantini contro Ubertini, per protestare contro le sanzioni disciplinari nei confronti dello studente che 'murò' lo studio del politologo Panebianco

Bologna, blitz del collettivo Hobo in rettorato

Bologna, blitz del collettivo Hobo in rettorato

Bologna, 10 maggio 2017 - Dopo la conferenza stampa di mercoledì scorso, il collettivo Hobo torna in rettorato, per protestare contro le possibili sanzioni disciplinari nei confronti dell'attivista Loris Narda. Lo studente subirà un procedimento disciplinare per aver 'murato' simbolicamente, il 15 luglio 2014, lo studio del politologo Angelo Panebianco, con anche del filo spinato, a causa di un editoriale dello stesso Panebianco sulla questione palestinese.

Il collettivo punta il dito contro l'azione disciplinare, basata sul Codice etico dell'Ateneo, e scrive in un comunicato che questa è la dimostrazione che il rettore Francesco Ubertini "vuole diventare un sultano-tecnico, un rettore evidentemente molto ispirato dal presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan".  

Così, questa mattina gli attivisti di Hobo sono entrati in rettorato per "rivendicare la necessità di criticare i baroni con l'elmetto", attaccando sui vetri dei volantini con metà del volto di Ubertini affiancata a metà di quello di Erdogan, e la scritta "Dr.Ubertini-Mr.Erdogan". E questo, concludono dal collettivo, "è solo l'inizio. Nessuna sospensione per Loris, nessuna sospensione per nessuno".

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